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Il Papa ha battezzato 21 bambini nella Cappella Sistina - Vatican Media
Ancora un'invocazione di pace, ancora gesti e parole d'affetto per i bambini: la domenica di papa Francesco, ieri, è stata vissuta nel segno della "vita nuova", quella che nasce nel Battesimo e che ricorda al mondo la sacralità di ogni esistenza umana.
In mattinata il Pontefice ha presieduto la Messa nella Cappella Sistina e ha battezzato 21 bambini, figli di dipendenti del Vaticano e di alcune guardie svizzere. Una celebrazione iniziata con parole di attenzione per i piccoli presenti: «È importante che i bambini si sentano bene. Se hanno fame, allattateli, che non piangano. Se hanno troppo caldo, cambiateli… Ma che si sentano a loro agio, perché oggi comandano loro e noi dobbiamo servirli col Sacramento, con le preghiere», ha detto il Pontefice. «Oggi, ognuno di voi, genitori, e la Chiesa stessa date il dono più grande, più grande: il dono della fede ai bambini», ha poi aggiunto il Papa.
E il significato del Battesimo è stato al centro della consueta riflessione tenuta dal Pontefice poco dopo, all'Angelus davanti a 30mila fedeli presenti in piazza San Pietro: «La festa di oggi ci fa contemplare il volto e la voce di Dio, che si manifestano nell’umanità di Gesù - ha detto Francesco riferendosi proprio alla festa del Battesimo del Signore -. E allora chiediamoci: ci sentiamo amati? Io mi sento amato e accompagnato da Dio o penso che Dio è distante da me? Siamo capaci di riconoscere il suo volto in Gesù e nei fratelli? E siamo abituati ad ascoltare la sua voce?».
Parole cui è seguito l'invito - già lanciato in diverse altre occasioni - a ricordare la data del proprio Battesimo. «Festeggiamo la data come un nuovo compleanno: quella della nascita nello Spirito di Dio», ha detto il Papa.
Al termine dell'orazione mariana Francesco ha rivolto un pensiero agli abitanti della Contea di Los Angeles, provati dagli incendi devastanti che hanno colpito l'area. Poi la preghiera «per tutte le giovani coppie, che abbiano la gioia di accogliere il dono dei figli e di portarli al Battesimo».
Ma Francesco ha ricordato anche la figura di don Giovanni Merlini, sacerdote dei Missionari del Preziosissimo Sangue beatificato in mattinata nella Basilica di San Giovanni in Laterano. «Dedito alle missioni al popolo, fu consigliere prudente di tante anime e messaggero di pace. Invochiamo anche la sua intercessione mentre preghiamo per la pace in Ucraina, in Medio Oriente e nel mondo intero», ha detto il Papa.
In conclusione, infine, un nuovo accorato appello per la pace: «Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta», ha sottolineato il Pontefice.