lunedì 26 luglio 2021
Al Pre-Vertice Onu sui sistemi alimentari, aperto a Roma, il Pontefica ricorda che è dovere di tutti “estirpare l’ingiustizia” della fame globale attraverso politiche coraggiose
Povertà e siccità nel Corno d'Africa

Povertà e siccità nel Corno d'Africa - Ansa

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Lottare per arginare le "ingiustizie sistemiche che minano l'unità come famiglia umana". Lo ammonisce il Papa in un messaggio in occasione del Pre-Summit organizzato dalle Nazioni Unite a Roma da oggi al 28 luglio.

"Saluto cordialmente tutti coloro che partecipano a questo importante incontro, che ancora una volta sottolinea come una delle nostre maggiori sfide attuali - evidenzia Bergoglio- sia superare la fame, l'insicurezza alimentare e la malnutrizione nell'era del Covid".

"Questa pandemia - denuncia il Papa- ci ha messo di fronte a ingiustizie sistemiche che minano la nostra unità come famiglia umana. I nostri fratelli e sorelle più poveri, e la Terra, nostra Casa Comune, che 'grida per i danni che le causiamo a causa dell'uso e abuso irresponsabile dei beni che Dio ha posto in essa', esigono un cambio di rotta". Bergoglio denuncia lo scandalo di tanti che restano senza cibo quotidiano: "Produciamo cibo a sufficienza per tutti, ma molti rimangono senza il pane quotidiano. Questo 'costituisce un vero scandalo', un crimine che viola i diritti umani fondamentali".

Da qui il monito a "rafforzare le economie locali, migliorare la nutrizione, ridurre gli sprechi alimentari, fornire diete sane accessibili a
tutti, ambientalmente sostenibili e rispettose delle culture locali".

Bergoglio si rivolge ai potenti del mondo e ricorda che "è dovere di tutti sradicare questa ingiustizia attraverso azioni concrete e buone pratiche, e attraverso politiche locali e internazionali coraggiose. In questa prospettiva gioca un ruolo importante la trasformazione attenta e corretta dei sistemi alimentari".

In questa ottica, dice il Pontefice, "è fondamentale recuperare la centralità del settore rurale, da cui dipende la soddisfazione di molti bisogni umani fondamentali, ed è urgente che il settore agricolo riacquisti un ruolo prioritario nel processo decisionale politico ed economico, volto a delineare il quadro del processo "ripartenza" post-pandemia che si sta costruendo. In questo processo i piccoli agricoltori e le famiglie agricole devono essere considerate attori privilegiati".

"Abbiamo la responsabilità di realizzare il sogno di un mondo in cui pane, acqua, medicine e lavoro scorrano in abbondanza e raggiungano per primi i più bisognosi". È il monito del Papa nel messaggio in occasione del Pre-summit sui sistemi alimentari
organizzato a Roma dalle Nazioni Unite. A tale proposito il Pontefice assicura che "Santa Sede e Chiesa Cattolica serviranno a questo nobile scopo, offrendo il loro contributo, unendo forze e volontà, azioni e sagge decisioni".

Bergoglio ricorda poi che per raggiungere "l'obiettivo Fame Zero non basta produrre cibo. Ci vuole una nuova mentalità e un nuovo approccio olistico". Si tratta, osserva il Pontefice, di "progettare sistemi alimentari che tutelino la Terra e mantengano al centro la dignità della persona umana; che garantiscano cibo sufficiente a livello globale e promuovono il lavoro dignitoso a livello locale; e che nutrono il mondo oggi, senza compromettere il futuro". Quindi, rivolgendosi ai potenti del mondo, Bergoglio dice: " Siamo consapevoli che interessi economici individuali, chiusi e conflittuali - ma potenti - ci impediscono di progettare un sistema alimentare che risponda ai valori del Bene Comune, della solidarietà e della 'cultura dell'incontro'. Se vogliamo mantenere un fruttuoso multilateralismo e un sistema alimentare basato sulla responsabilità, la giustizia, la pace, l'unità della famiglia umana è fondamentale".

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