giovedì 28 luglio 2022
La celebrazione nella Basilica di Sant'Anna. È il secondo giorno della tappa nel Canada francofono del “pellegrinaggio penitenziale”
Nella Basilica di Sant'Anna

Nella Basilica di Sant'Anna - Reuters

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La Basilica di Sainte Anne-de-Beaupré è il più antico luogo di pellegrinaggio del Nord America. E’ il secondo giorno della tappa nel Canada francofono del “pellegrinaggio penitenziale” di Papa Francesco. Il pontefice vi celebra la messa. All’interno della chiesa ci sono tanti indigeni, giunti appositamente per ascoltare il vescovo di Roma che è venuto a chiedere perdono per il male fatto loro da membri della Chiesa, e per lanciare un messaggio di guarigione e riconciliazione.

Di questo Francesco parla nell’omelia. Prende spunto dal Vangelo, dai discepoli di Emmaus che passano dalla sensazione di “fallimento” per la morte di Gesù alla «speranza» suscitata nel riscoprirLo al proprio fianco. “Anche noi, - confessa il Papa - dinanzi allo scandalo del male e al Corpo di Cristo ferito nella carne dei nostri fratelli indigeni, siamo piombati nell’amarezza e avvertiamo il peso del fallimento”. Di fronte a questa esperienza, avverte, “dobbiamo stare attenti alla tentazione della fuga”. Questa è “una tentazione del nemico, che minaccia il nostro cammino spirituale e il cammino della Chiesa: vuole farci credere che quel fallimento sia ormai definitivo, vuole paralizzarci nell’amarezza e nella tristezza, convincerci che non c’è più niente da fare e che quindi non vale la pena di trovare una strada per ricominciare”.

Invece ricominciare è possibile. E per farlo “c’è una sola strada, una sola via: è la via di Gesù, è la via che è Gesù”. “Crediamo – esorta Francesco – che Gesù si affianca al nostro cammino e lasciamoci incontrare da Lui; lasciamo che sia la sua Parola a interpretare la storia che viviamo come singoli e come comunità e a indicarci la via per guarire e per riconciliarci; spezziamo insieme con fede il Pane eucaristico, perché attorno a quella mensa possiamo riscoprirci figli amati del Padre, chiamati a essere fratelli tutti”.

Lo striscione mostrato all'inizio della Messa

Lo striscione mostrato all'inizio della Messa - Reuters

All’inizio della messa una coppia di nativi espone sotto l’altare uno striscione con scritto “rescind the doctrine”, con riferimento alla cosiddetta “dottrina della scoperta”, che avrebbe giustificato la colonizzazione delle terre indigene da parte delle potenze “cattoliche”. Una dottrina in effetti espressa in alcune Bolle papali della fine del XV secolo ma che è stata solennemente superata con la Bolla Sublimi Deus emanata da Paolo III nel 1537. Un breve momento polemico che testimonia però come alcuni settori del mondo indigeno non ritengano ancora sufficienti le parole pronunciate del papa.

Dopo la messa nel Santuario di Saint-Anne-de-Beaupré, nel pomeriggio canadese (le 23,15 da noi) Francesco presiede i vespri con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i seminaristi e gli operatori pastorali presso la cattedrale di Notre Dame a Quebec.




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