sabato 23 luglio 2022
Il compleanno del Capo dello Stato e il suo servizio a Istituzioni e cittadini
Oggi il nostro presidente compie 81 anni. Auguri a lui e, insieme, a noi tutti

Oggi il nostro presidente compie 81 anni. Auguri a lui e, insieme, a noi tutti - Reuters

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Caro direttore, un vecchio prete di campagna, che parlava in modo semplice e che agiva in modo altrettanto pragmatico mi diceva spesso «se ami la gente, la gente ti ama». Per un politico usare il cuore e la passione è un esercizio difficile, spesso velato di ipocrisia. Sappiamo che gli ultimi critici avvenimenti hanno contribuito a evidenziare la vera natura di molti di loro: personalità complesse e alla fine deludenti. La politica peraltro vive tutte le contraddizioni degli esseri umani e spesso le esaspera. L’amministrazione del potere e la gestione della Cosa Pubblica cambiano profondamente chi ne diventa protagonista: a volte in peggio, ma può accadere, anche in meglio. Mi sono sempre chiesta quanto incidano tali responsabilità negli uomini che sono chiamati a compiti alti. E quanto possedere la fede possa sostenere un dialogo fecondo tra i 'potenti' e coloro di cui si devono occupare. Immagino tanti politici cattolici di fronte a scelte difficili: Alcide De Gasperi fra tutti è quello che mi viene sempre in mente quando rifletto sulla militanza cristiana in politica. Penso alla sua storia, alle difficili decisioni che fu costretto a prendere, alla sua enorme preoccupazione: doveva salvare e ricostruire un Paese stremato, in ginocchio. Quanto la preghiera può averlo aiutato?

Fare paragoni tra l’Italia di oggi e quella di allora non è possibile: dopotutto siamo un Paese ricco, che vive uno sviluppo continuo (anche se altalenante) da ben 77 anni, che è saldamente democratico, che ha superato - riportando, sì, danni, (ma riparabili) - pure una terribile pandemia. Anche se contiamo milioni di poveri e di vecchi, abbiamo un sistema di welfare che ha tenuto e ancora tiene (penso al servizio che ha fatto l’Inps erogando milioni di prestazioni in più) e una magnifica rete di Terzo Settore, come nessuno in Europa. E soprattutto abbiamo un Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ogni giorno, da 7 anni e mezzo riesce a trovare nel confronto con i cittadini la strada giusta per sostenere e confortare il Paese. Mi chiedo spesso chi possa confortare lui? Penso che la fede abbia un ruolo decisivo.

Quando De Gasperi era in prigione provò a scrivere sul muro della cella, con uno spillo, in latino 'Beati coloro che piangono perché saranno consolati'. Poi il secondino gli cancellò quelle parole evangeliche, ma ho la sensazione che quel momento non lo abbandonò mai, soprattutto quando dovette andare negli Stati Uniti, rappresentante di una nazione povera e sconfitta, quasi con il cappello in mano. Ecco la chiave: cercare gli ultimi ed amarli, anche nell’esercizio del più alto compito di garanzia, al vertice delle Istituzioni repubblicane. Questa è stata la cifra del primo settennato e, possiamo esserne certi, continuerà nel secondo. Lo abbiamo raccontato in 'O anche No ', sugli schermi della Rai, il 2 giugno scorso, perché il Quirinale è diventato la casa dei più deboli, e lo verifichiamo ogni giorno nella costante attenzione del Presidente e del suo staff ai problemi della gente comune, lo stiamo vivendo, insieme con lui, in questi giorni tanto sofferti. «Se ami la gente la gente ti ama». E l’Italia della solidarietà e della responsabilità è con Mattarella: lo ha dimostrato. Oggi il nostro Presidente compie 81 anni. Auguri a lui e, insieme, a noi tutti.

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