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La disperazione di una famiglia dopo un attacco aereo su Gaza - Reuters
Hamdi Al-Najjar, padre, marito, medico di Gaza, dopo una settimana di sofferenze, ha raggiunto i nove fratellini di Adam.
Perché la storia dolorosa di questa famiglia ha colpito particolarmente e ha toccato profondamente le coscienze dell'umanità?
A Gaza da venti mesi muoiono genitori che lasciano figli orfani del loro amore e della loro vitale presenza, muoiono figli di madri e di padri che hanno dato loro la vita e che avrebbero continuato a proteggerli fino all'ultimo istante della loro.
La famiglia Al-Najjar era una famiglia numerosa come tante altre a Gaza: tante famiglie hanno perso figli in tempi diversi, allungando e dilatando i tempi di consapevolezza del lutto.
La storia della famiglia di Alaa e Hamdi colpisce per la perdita contemporanea di nove bambini, a cui hanno dato la vita anche quando erano circondati dalla morte: nello stesso tempo mantenevano il loro impegno nel salvare dalla morte bambini feriti e ammalati che riuscivano a raggiungere l'ospedale Nasser Medical Complex dove lavoravano. Non è una storia di morte, è una storia di vita che supera ogni barriera posta dall'odio e dalla violenza.
Da anni l'umanità chiede una soluzione pacifica per due popoli vicini, ora l'umanità chiede una soluzione umana alla tragedia inconcepibile di due popoli che soffrono. Due popoli toccati dall'assurdità della violenza che da venti mesi uccide entrambi e non fa vivere chi aspetta il ritorno degli ostaggi e non conosce le loro condizioni di vita o di morte.
A Gaza il massacro continua e sembra impossibile fermarlo. Le morti di esseri umani inermi, indifesi, fragili provocano tanta sofferenza perché potevano e possono essere evitate.
La rabbia e il dolore non si trasformino ancora in odio e in vendetta. La rabbia e il dolore si trasformino in volontà di ristabilire equilibri che portino alla pace. Si ricominci a sperare chiedendo con insistenza di fermare il commercio e il traffico di armi.
Solo così potremo avere la forza di guardare negli occhi Adam e gli altri 30.000 bambini di Gaza che aspettano interventi, cure e terapie. Adam ha l'amore della sua mamma Alaa a curare le sue ferite visibili e invisibili. Adam ha accanto dieci cuori, che lo sostengono in un percorso difficile, e un'umanità intera che difende e rispetta la vita dei bambini, dei bambini di tutto il mondo.