Trump alla Knesset parlerà a un Parlamento diviso

di Nello Scavo (inviato a Gerusalemme)
Il presidente Usa davanti ai parlamentari israeliani spiegherà il piano per il cessate il fuoco. Ma la fronda contro Netanyahu non parteciperà al discorso
October 13, 2025
Trump alla Knesset parlerà a un Parlamento diviso
Donald Trump all'ingresso alla Knesset
Puntuale sul programma Donald Trump alle 11.09 ha messo piede nella Knesset, il Parlamento israeliano dove terrà un discorso e celebrerà quella che considera il suo più importante successo diplomatico da quando è tornato alla Casa Bianca.
Ad attenderlo non ci sarà il Parlamento al completo. Alcuni deputati hanno fatto sapere che non ascolteranno il messaggio di Trump in segno di protesta contro Netanyahu. Il clima a Gerusalemme e in tutto Israele è di festa e trionfo per il ritorno a casa degli ultimi ostaggi in vita, già sulla via del rientro a Tel Aviv dove saranno accompagnati in ospedale per i controlli sanitari e le prime cure. 
A guastare la festa ci sono state alcune voci dall’interno della stessa maggioranza e dello stesso partito di Netanyahu. Il parlamentare Amit Halevi (Likud) ha espresso forti critiche parlando dell’accordo per il rilascio dei 20 israeliani vivi questa mattina come «dell'opposto di una vittoria». Perciò non parteciperà al discorso del presidente americano. «Dopo il massacro più brutale nella storia del nostro Paese, dopo più di mille soldati uccisi e migliaia feriti - ha lamentato Halevi -, Israele accetta ora la creazione di uno Stato palestinese sui territori della patria a Gaza, l'internazionalizzazione del conflitto e la concessione di un punto d'appoggio qui ai nostri avversari antisemiti, Turchia e Qatar». Parole che preannunciano una fronda interna al premier Netanyahu che dopo i festeggiamenti di oggi dovrà fare i conti con chi lo accusa di aver protratto inutilmente il conflitto e, all’opposto e dentro la maggioranza, di avere ceduto quando aveva promesso che avrebbe conquistato Gaza, espulso la gran parte dei palestinesi e debellato Hamas. 
Proprio i miliziani questa mattina si sono presentati in forze al momento del rilascio degli ostaggi mostrando di poter contare ancora su un esercito tutt'altro che disarmato mentre a Gaza è scoppiata una guerra interna tra fazioni e bande che rischia di scatenare, specialmente tra le rovine del Nord, una guerra civile.
 

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