Spari sulla folla: un morto e cento feriti in Perù

Non si placa la rabbia popolare nei confronti di una classe politica ritenuta incapace di combattere la corruzione e risolvere i problemi economici e di sicurezza
October 16, 2025
Almeno un manifestante è morto e oltre cento persone sono rimaste ferite nelle proteste di massa avvenute ieri a Lima contro il governo e il Parlamento peruviani. Le dimissioni dell'ex presidente Dina Boluarte, sostituita dal presidente del Congresso, il conservatore Jose Jerì, non sono riuscite a placare la rabbia popolare nei confronti di una classe politica ritenuta incapace di combattere la corruzione e risolvere i problemi economici e di sicurezza che attanagliano il Paese sudamericano, alimentati dall'ascesa della criminalità organizzata. La morte di Eduardo Ruiz, così è stato identificato il morto, è stata confermata dall'Ufficio del Difensore Civico, secondo il quale durante i moti sono rimasti feriti 78 agenti di polizia e 24 manifestanti. Una decina le persone arrestate. Tra le migliaia di persone scese in piazza ieri, Ruiz, secondo alcuni testimoni, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da un "terna", ovvero un agente in borghese senza documenti identificativi, che, a quanto pare, era stato scoperto da un gruppo di manifestanti e, mentre fuggiva, aveva aperto il fuoco sui suoi inseguitori. 
Il Difensore Civico ha riferito che l'episodio è avvenuto intorno alle 23 vicino a Plaza Francia, nel centro di Lima, dove la protesta, fino a quel momento pacifica, era degenerata dopo un tentativo di abbattere le transenne intorno al Congresso, al quale la polizia aveva risposto con un lancio indiscriminato di lacrimogeni. Altre immagini catturate dai manifestanti e condivise sulle reti sociali mostrano un poliziotto che spara sulla folla dopo essersi schiantato con la sua moto in un ampio viale del centro. Jerì ha porto le sue condoglianze alla famiglia di Ruiz e ha auspicato "che le indagini determinino oggettivamente i fatti e le responsabilità".
Il neoministro dell'Interno, Vicente Tiburcio, ha espresso il suo rammarico per la morte del manifestante e ha dichiarato di aver ordinato "un'indagine immediata, approfondita e accurata". Tiburcio ha sostenuto che le forze di polizia assegnate alla protesta non fossero presenti in quell'area e ha affermato che "alcune persone si sono camuffate con caschi e copricapi, portando con sé zaini e oggetti contundenti presi dal marciapiede". Il ministro fa parte di un esecutivo di transizione nominato ieri dal presidente ad interim Jerì, le cui scelte controverse non hanno fatto che esacerbare il malumore della piazza, che non ha visto alcuna discontinuità con la presidenza Boluarte. La manifestazione di ieri sera, che ha avuto echi in diverse città del Paese, è stata la più grande tenutasi a Lima negli ultimi anni. Prima donna capo di Stato del Perù', Boluarte era salita al potere il 7 dicembre 2022 in seguito all'incarcerazione del suo predecessore, Pedro Castillo, il cui fallimentare tentativo di golpe causò, con i disordini che ne scaturirono, la morte di almeno 49 civili. 

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