Sparatoria a Liegi, Herman aveva già ucciso la sera prima

La prima vittima di Benjamin Herman era un ex detenuto. Il killer, uscito dal carcere lunedì, ha poi colpito due agenti e un passante. Si indaga sulla pista terroristica
May 29, 2018
Sparatoria a Liegi, Herman aveva già ucciso la sera prima

La sparatoria

Herman ha sparato contro due agenti di polizia e un passante al Cafè des Augustins, nella via omonima. L'uomo è poi fuggito ma è stato successivamente ucciso dagli agenti belgi. Testimoni hanno riferito che l'uomo urlava "Allah Akbar" durante il suo attacco.
Herman era stato fermato per un controllo di routine davanti al liceo Léonie de Waha. Il killer "ha preso di mira 2 agenti, li ha aggrediti alle spalle" con "un'arma bianca", hanno detto gli inquirenti. Dopo l'aggressione agli agenti, due donne, il terrorista "si è quindi impossessato delle armi di servizio utilizzandole contro di loro" e uccidendoli. Poi ha sparato a "un giovane di 22 anni seduto in un'auto dal lato passeggero" e "in seguito è entrato nel Liceo" de Waha dove "ha preso in ostaggio una donna". A quel punto è intervenuta la polizia e il killer ha sparato ferendo due agenti. Quindi è stato ucciso. Così il Procuratore di Liegi.
Il procuratore federale belga, competente per i casi di terrorismo, ha rilevato l'inchiesta sulla sparatoria: "Il caso è stato affidato ai procuratori federali, perché ci sono elementi che vanno nella direzione di un attentato terroristico", ha detto subito dopo l'attacco Eric Van Der Sypt, portavoce del procuratore. Herman, nato nel 1982, aveva un passato da criminale comune ed era entrato e uscito varie volte di prigione. L'ultima lunedì, per un congedo. Violento e solitario, si è appreso che l'uomo era stato schedato dal 2017 perché sospettato di radicalizzazione.

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