Pizzaballa: «La fiducia è necessaria verso la pace»
di Redazione
Il Patriarca latino: è un primo passo, la prima fase. Certo, ce ne sono molti altri e sicuramente ci saranno altri ostacoli

“Accoglie con gioia l'annuncio di un accordo che prevede la cessazione degli attacchi nella Striscia di Gaza e l'immediato rilascio degli ostaggi, nonché dei prigionieri palestinesi”. Con queste parole il Patriarcato latino di Gerusalemme ha commentato l’accordo per una tregiua duratura a Gaza. "È una buona notizia e siamo molto felici. È un primo passo, la prima fase - ha detto il patriarca Pierbattista Pizzaballa -.Certo, ce ne sono molti altri, e sicuramente ci saranno altri ostacoli. Ma ora dobbiamo rallegrarci di questo passo importante che porterà un po' più di fiducia per il futuro e porterà anche nuova speranza, soprattutto alla popolazione, sia israeliana che palestinese". Il Patriarcato ”auspica ardentemente che questo accordo venga pienamente e fedelmente attuato, affinché possa segnare l'inizio della fine di questa terribile guerra”, aggiunge la nota che non nasconde la preoccupazione oer una intesa che mantiene profili di fragilità. Ma prima di tutto ribadisce “l'assoluta urgenza di un immediato soccorso umanitario e l'invio incondizionato di aiuti sufficienti alla popolazione sofferente di Gaza. Soprattutto, il Patriarcato prega affinché questo passo possa aprire un cammino di guarigione e riconciliazione sia per i palestinesi che per gli israeliani.
La tregua che è ancora prematuro chiamare “pace”, è il passo che si attendeva da due anni. "Ora finalmente vediamo qualcosa di nuovo e diverso. Certo, ci sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati - ha osservato il cardinale Pizzaballa -, anche per tutta la vita all'interno di Gaza che rimarrà terribile per molto tempo”. Tuttavia, “ora siamo felici e speriamo che questo sia solo l'inizio di una nuova fase in cui potremo, a poco a poco, iniziare a pensare non alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra".
Le incognite sono dietro l’angolo e molti dettagli sono da chiarire. Ma a Gerusalemme oggi si respira la possibilità di una speranza a lungo attesa. ”Il Patriarcato elogia il lavoro di tutti coloro che sono stati coinvolti nei negoziati - continua la nota - ed esprime apprezzamento per i loro instancabili sforzi nel rendere possibile questo passo”.
C’è un’altra cosa che viene chiesta soprattutto ai credenti: “In questo momento delicato, il Patriarcato invita tutti ad unirsi a noi nella Giornata di preghiera per la pace indetta da papa Leone XIV l'11 ottobre - è l’appello -. Che il Signore abbia pietà della Terra Santa e le conceda la pace”.
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