martedì 19 novembre 2019
La religiosa voleva essere ospitata in una struttura a Vesoul, ma la sua domanda era stata respinta perché il suo abito violerebbe la legge sulla laicità. Poi il dietro-front: errore di valutazione
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Non poteva essere ospitata in una casa di riposo nell'Est della Francia perché, in quanto religiosa, indossa il velo. Una interpretazione della "laicité" che ha riaperto il dibattito e suscitato comprensibili polemiche in Francia. Una casa di riposo per anziani di Vesoul, nella Francia orientale, aveva respinto la richiesta di ospitare una suora cattolica perché indossa il velo e l'abito religioso. Un comportamento sarebbe così in contrasto con la legge francese sulla laicità. Lo ha riportato la radio locale "France Bleu Besancon".

La suora, 70 anni, che porta il velo e l'abito religioso da decenni, per la sua età non può più rimanere in convento nella Drome (centro della Francia) ed è tornata nella sua regione natale. Lì ha individuato la casa di riposo per anziani "Foyer logement" di Vesoul, gestita dal Centro comunale di azione sociale della città, fornita di appartamenti e sala mensa. Ma, da gennaio, per la suora in lista d'attesa, non c'era posto. Nel frattempo ha dormito in parrocchia. Dopo diversi mesi, la spiegazione della commissione che attribuisce i posti è stata che "per rispetto della laicità, qualsiasi segno ostentatorio di appartenenza a una comunità religiosa non può essere accettato, così da assicurare la serenità di tutti". Poi, visto il clamore, il sindaco di Vesoul ha fatto retromarcia con un comunicato ufficiale. È stato un "errore di giudizio", ha affermato. "Tutti hanno il loro posto nelle nostre strutture", ha assicurato.

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