mercoledì 11 marzo 2015
Scarseggia il farmaco usato per le iniezioni letali: in Texas resta l'ultima dose. Così il Senato dello Utah approva la possibilità della fucilazione.
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Il Senato dello Utah ha approvato una legge che autorizza la fucilazione dei condannati a morte nel caso in cui non siano disponibili i farmaci da usare per l'iniezione letale. Se verrà firmata dal governatore Gary Herbert la misura costituirà la risposta più estrema di uno stato americano alla penuria di pentobarbital, il barbiturico per anni usato per le esecuzioni fino a quando negli anni scorsi la Ue ne ha vietato l'esportazione negli Stati Uniti proprio per impedirne l'uso per l'iniezione letale. In realtà il plotone di esecuzione ha continuato a essere legale in Utah, unico stato insieme all'Oklahoma. Fino al 2004 i condannati potevano sceglierlo, come fece Ronnie Lee Gardner, l'ultimo mandato a morire nello stato, nel 2010 perché la sua condanna a morte era precedente all'entrata in vigore della legge che rese l'iniezione letale metodo principale per le esecuzioni. La legge approvata permette alle autorità carcerarie di ricorrere alla fucilazione di fronte all'impossibilità di reperire i farmaci necessari per il cocktail letale. Come è tristemente noto, alcuni stati, come l'Oklahoma e l'Ohio, hanno cominciato a usare farmaci alternativi che nei mesi scorsi hanno trasformato alcune esecuzioni in orribili agonie dei condannati, provocando choc e proteste in tutto il mondo. Tanto che ora la Corte Suprema dovrà pronunciarsi sull'uso di questi farmaci. Il governatore dello Utah non ha ancora reso noto se firmerà la legge, limitandosi ad ammettere che lo stato ha difficoltà ad ottenere i farmaci per il cocktail letale. Dal 1976, anno in cui la pena di morte è stata ripristinata negli Stati Uniti, vi sono state solo tre fucilazioni, secondo i dati del Death Penalty Information Center.
 
Intanto il Texas è rimasto a corto di dosi per le iniezioni letali e potrebbe essere costretto a rinviare alcune esecuzioni. Entro la fine di aprile ne sono previste sei, ma secondo quanto riferito da funzionari di polizia penitenziaria il pentobabital a disposizione è sufficiente solo per due esecuzioni: quella di Manuel Vasquez domani e quella di Randall Mays il prossimo 18 marzo. "Stiamo valutando ogni opzione, compreso l'utilizzo di altri medicinali" ha spiegato Jason Clark del dipartimento di Giustizia criminale in Texas.Sullo sfondo c'è la battaglia legale relativa all'obbligo di divulgazione del fornitore della sostanza per le iniezioni letali ordinata dal un giudice lo scorso anno e contro la quale è stato fatto ricorso in appello. Le aziende farmaceutiche non vogliono che i loro prodotti vengano utilizzati per iniezioni letali mentre una legge dell'Unione europea definisce illegale la vendita di prodotti utilizzabili per la pena capitale.Il Texas, con il primato americano di 521 esecuzioni dal 1982, ricorre al pentobarbital dal 2011, dopo che Bruxelles ha bloccato la fornitura di Thiopental, un prodotto per gli interventi chirurgici che negli Usa veniva  utilizzato come parte di un cocktal di 3 sostenze mortali.
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