martedì 22 marzo 2022
Il segretario generale Onu: si rischia una crisi alimentare mondiale. Kiev: nella regione di Lugansk i russi sparano su civili in fila al supermercato, più di 2mila bambini portati via illegalmente
L'ospedale psichiatrico di Mykolaiv bombardato da Russia, i pazienti evacuati Ucraina Ospedale Psichiatrico di Mykolaiv bombardato da Russia pazienti evacuati Guerra Ucraina Russia (Mykolaiv - 2022-03-22, Carlo Cozzoli) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

L'ospedale psichiatrico di Mykolaiv bombardato da Russia, i pazienti evacuati Ucraina Ospedale Psichiatrico di Mykolaiv bombardato da Russia pazienti evacuati Guerra Ucraina Russia (Mykolaiv - 2022-03-22, Carlo Cozzoli) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate - (Mykolaiv - 2022-03-22, Carlo Cozzoli) Fotogramma

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Fermare una guerra che "non sta andando da nessuna parte", che "non può essere vinta", che è "moralmente inaccettabile, politicamente indifendibile e militarmente senza senso". Sono le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Anche se Mariupol cadesse - ha detto - l'Ucraina non potrà essere conquistata città per città, strada per strada, casa per casa". La gente in Ucraina "sta vivendo l'inferno". E la guerra "minaccia di innescare una crisi alimentare globale". E' il momento di fermare "questa guerra assurda", ha detto Guterres, e avviare le trattative di pace.

Domani al Palazzo di Vetro dell'Onu riprenderà (alle 15 italiane) la sessione di emergenza dell'Assemblea richiesta da 22 Paesi, tra cui l'Italia. Sempre l'Italia è tra i 21 Paesi che hanno contribuito alla redazione della bozza di risoluzione su cui si voterà giovedì: l'obiettivo è di superare i 141 voti ottenuti dalla risoluzione contro l'invasione russa dell'Ucraina approvata il 2 marzo scorso.

Il Papa ha chiamato Zelensky

Papa Francesco ha telefonato stamani al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che lo ha invitato a visitare l'Ucraina. A riferirlo è l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash. "Nuovo visibile gesto di sostegno da parte di Papa Francesco", ha twittato il diplomatico, "solo pochi minuti fa il Santo Padre chiamato il presidente Zelensky e ha avuto un colloquio molto promettente. Il Papa ha detto che sta pregando e facendo tutto il possibile per la fine della guerra. Zelensky ha ripetuto che Sua Santità è l'ospite più atteso in Ucraina". Lo stesso Zelensky, nel suo videomessaggio al Parlamento italiano, ha confermato l'avvenuto colloquio con papa Francesco, aggiungendo di avergli raccontato "la difficile situazione umanitaria e il blocco dei corridoi di soccorso da parte delle truppe russe". In un tweet il presidente ucraino ha concluso: "Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore". La Santa Sede ha confermato la telefonata.

Gli ucraini riprendono Makariv. "Spari su civili in coda al supermercato"

Nel 27° giorno di guerra si registrano nuovi bombardamenti russi sulle città ucraine e un sostanziale stallo sul terreno, con Kiev che annuncia successi militari e avverte che le linee di approvvigionamento delle truppe russe sono molto fragili. Da Severodonetsk, nella regione di Lugansk, arriva la notizia (non verificabile da fonte indipendente) che i russi avrebbero fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo denuncia su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale Serhiy Haidai: "Ripetizione del caso al supermercato di Kharkiv. Gli occupanti mirano a un negozio a Severodonetsk. Abbiamo morti e feriti, stiamo verificando quanti". Nella stessa città sarebbe stato colpito un ospedale pediatrico; il tetto dell'ospedale ha preso fuoco, spiega il servizio di emergenza, aggiungendo che 7 bambini e 15 adulti sono stati evacuati.

Su Twitter un portavoce del governo, Oleg Nikolenko, lancia l'allarme per i civili di Kherson: "I 300.000 cittadini di Kherson affrontano una catastrofe umanitaria a causa del blocco dell'esercito russo. Il cibo e le forniture mediche sono quasi finite, eppure la Russia si rifiuta di aprire corridoi umanitari per evacuare i civili. Le tattiche barbariche della Russia devono essere fermate prima che sia troppo tardi!".

Intanto lo Stato maggiore ucraino ha annunciato la riconquista di Makariv, 60 chilometri a ovest di Kiev. Ieri sarebbe stato anche abbattuto un jet russo, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un video caricato nelle prime ore della notte su Telegram si è scagliato contro i piloti dei caccia di Mosca: "Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell'anima, al posto di tutto ciò che rende umani", ha detto.

L'esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari. Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l'accesso al Mar d'Azov, rilevano le stesse fonti in un ultimo rapporto dal campo. Ma le scorte delle truppe russe finiranno "in tre giorni", secondo lo stesso documento.

Per permettere l'evacuazione dei civili da Mariupol dovrebbero aprirsi oggi 3 corridoi umanitari. La vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram spiega che funzioneranno tre "percorsi", tutti diretti alla città di Zaporizhzhia e che 21 autobus e camion con aiuti umanitari hanno lasciato Zaporizhzhia diretti a Mariupol.

Secondo il portavoce del pentagono, l'esercito ucraino sta portando avanti controffensive che hanno consentito, in particolare al Sud, di recuperare terreno sulle truppe russe, che stanno affrontando difficoltà di comunicazione. John Kirby ha aggiunto che l'esercito ucraino "è ora, in determinate situazioni, all'offensiva" e sta "inseguendo i russi e spingendoli fuori dalle aree in cui i russi erano in passato". "Sappiamo che hanno effettuato contrattacchi, soprattutto negli ultimi giorni a Mykolaiv", ha aggiunto, "abbiamo visto questi guadagni territoriali aumentare negli ultimi giorni, è una vera prova della loro capacità di combattere secondo i loro piani, adattandosi e, ancora, cercando di respingere le forze russe".
L'esercito ucraino ha anche lanciato un contrattacco a Izium, una piccola città a sud-est di Kharkiv, che le forze russe avevano preso nel tentativo di collegarsi con le aree filo-russe di Lugansk e Donetsk, ha detto un alto funzionario del Pentagono.

Kiev: distrutti 10 ospedali, colpite 548 scuole. "A est 2.389 bambini rapiti"

Il ministro della salute ucraino, Viktor Lyashko ha detto che dieci ospedali sono stati completamente distrutti dai bombardamenti. "Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile", ha detto Lyashko. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto.

Il rettore dell'Università nazionale Taras Shevchenko di Kiev, una delle più grandi in Ucraina, denuncia che "sono stati colpiti in totale 548 istituti statali, circa 30 sono istituti universitari e 72 sono stati completamente distrutti". "Questi non sono obiettivi militari, sono civili, colpiscono i ragazzi e il loro futuro. Fermate questa guerra, vi prego" è il suo accorato appello tramite l'AdnKronos.

Sempre secondo il governo di Kiev, 2.389 i bambini sono stati "rapiti" nell'est dall'inizio del conflitto, ovvero allontanati "illegalmente" dalle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. Lo denunciano il ministero degli Esteri e l'ambasciata americana. "Secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe hanno trasferito illegalmente in Russia 2.389 bambini ucraini dagli oblast di Donetsk e Luhanks. Questa non è assistenza. È un rapimento", si legge sull'account Twitter dell'ambasciata di Washington a Kiev.

L'invasione russa, secondo i dati Onu, ha causato almeno 925 morti tra la popolazione civile. Un cifra che sarà presto rivista al rialzo, sostiene l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr). Secondo l'aggiornamento, 3.532.756 di persone sono fuggite dall'Ucraina da quando l'invasione russa è iniziata il 24 febbraio.

La Commissione Europea ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 3 miliardi di aiuti agli Stati che accolgono i profughi ucraini.

Un'immagine satellitare del 19 marzo mostra edifici incendiati a Mariupol

Un'immagine satellitare del 19 marzo mostra edifici incendiati a Mariupol - ©2022 Maxar Technologies/Handout via REUTERS

Biden: Putin valuta armi chimiche e biologiche. Usati missili ipersonici

Intanto si riaffaccia la paura delle armi chimiche e biologiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti "sono false" e un "chiaro segnale" che Vladimir Putin "starebbe valutando di usarli entrambi" nella guerra, ha affermato il presidente americano Joe Biden. Il suo omologo russo sarebbe infatti "con le spalle al muro" e "sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera", secondo il leader Usa.

Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma "con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli", ha sottolineato il presidente americano. Della stessa opinione l'intelligence del Regno Unito. "È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull'esito della campagna russa in Ucraina", afferma il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. Smeath sostiene poi come sia "molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra" di Mosca.

Sul fronte internazionale, arrivano da Biden le critiche all'India per la sua risposta definita "traballante" di fronte all'invasione russa dell'Ucraina. E anche il premier australiano Scott Morrison, incontrando il suo omologo indiano Narendra Modi, ha esortato New Delhi a prendere una posizione più ferma verso Mosca, dichiarando che il mondo deve condannare la Russia per la sua "brutale guerra contro il suo vicino paese sovrano".

Dalla centrale nucleare di Chernobyl arriva intanto la notizia che tutti i tecnici che erano rimasti bloccati nell'impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell'arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare il sito: sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell'impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine, hanno comunicato le autorità di Kiev all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

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