martedì 9 aprile 2013
Il sisma, di magnitudo 6.3, ha sconvolto il sud del Paese. Due villaggi sono stati rasi al suolo e altri 21 sono stati gravemente danneggiati, circa 10mila persone hanno perso la loro casa. Fortunatamente, non è stata danneggiata la centrale nucleare di Bushehr. La scossa avvertita anche a Dubai.
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​Trenta i morti e oltre ottocento feriti. È il primo, drammatico, bilancio del sisma di magnitudo 6.3 che ha colpito l'Iran meridionale. La forte scossa ha raso al suolo almeno due villaggi (Tasouj e Shanbe) e ne ha danneggiati altri 21. Circa 10mila persone sono rimaste senza casa.La Mezzaluna Rossa ha annunciato che le squadre di soccorso sono sulla strada verso l'area del sisma e un centinaio di ambulanze sono pronte a partire da Teheran mentre diversi elicotteri sono decollati dalle province di Fars e Khuzestan. Fortunatamente, la centrale nucleare di Bushehr, che sorge a un centinaio di chilometri dall'epicentro del sisma, non avrebbe subito danni. «Il sisma non ha avuto impatto sulla normale situazione del reattore», si legge in un dispaccio dell'agenzia Ria, citando fonti della società russa che gestisce l'impianto. «Il personale continua a lavorare normalmente e i livelli di radiazioni restano entro la norma».Dopo la scossa - avvertita anche a Dubai - gli uffici nelle capitali del Qatar e del Bahrein sono stati evacuati.I Paesi del Golfo arabo ed alcuni esperti occidentali avevano espresso timori per l'impianto di Bushehr, costruito in una zona sismica, ma il governo di Teheran ha più volte ribadito che l'impianto è sicuro.Le autorità locali sono preoccupate per il fatto che la zona in cui si è verificato il sisma è abitata da circa diecmila persone.

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