venerdì 25 aprile 2025
Il Prodotto interno lordo dello Stato statunitense ha raggiunto i 4,10 trilioni di dollari nel 2024, mentre il Giappone si è "fermato" a 4,01 trilioni di dollari.
L'economia californiana ha superato quella del Giappone

L'economia californiana ha superato quella del Giappone - ANSA

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C’era una volta il terribile “flagello” giapponese, quando dagli Usa si alzavano, continuamente, ossessivamente, allarmi dopo allarmi. Nel mezzo degli anni Ottanta dello scorso secolo, il Giappone era dipinto come viene tratteggiata oggi la Cina: come una terribile minaccia per l’economia statunitense. Paul Kennedy citò l’“immensamente forte” capacità industriale di Tokyo e la sua forza lavoro “docile e diligente”, Samuel Huntington sottolineò "la vulnerabilità dei semiconduttori" del gigante a stelle e strisce e Donald Trump (ebbene sì) lamentava già all'epoca l’invasione di prodotti “not made in Usa”: "Vengono qui, vendono le loro auto, i loro videoregistratori. Fanno a pezzi le nostre aziende. Prima ci prendono tutti i soldi con i loro beni di consumo, poi li investono nell'acquisto di tutta Manhattan", tuonava il tycoon.

Quaranta anni dopo, l'economia della California ha superato quella del Giappone, rendendo lo Stato statunitense la quarta potenza economica mondiale, dietro soltanto a Germania, Cina e Stati Uniti nel loro complesso. Il Prodotto interno lordo dello Stato statunitense ha raggiunto i 4,10 trilioni di dollari nel 2024, mentre il Giappone si attestava sui 4,01 trilioni di dollari.

Per l’orgoglio nipponico, dunque, una brutta notizia. Come ricorda la Bbc, l'economia del Paese del Sol levante è sotto pressione a causa del calo e dell'invecchiamento progressivo della popolazione, con la forza lavoro che sta scemando e i costi dell'assistenza sociale che, al contrario, stanno aumentando vertiginosamente. Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le previsioni di crescita per il Paese. "L'effetto dei dazi annunciati il 2 aprile e la relativa incertezza hanno compensato il previsto rafforzamento dei consumi privati, con una crescita salariale superiore all'inflazione che ha incrementato il reddito disponibile delle famiglie", si legge nel rapporto World Economic Outlook.

Sull’altro fronte, il governatore della California gongola: "La California non si limita a tenere il passo con il mondo, ma sta dettando il passo", ha affermato Newsom. Che non ha risparmiato un attacco velenoso alla politica protezionistica del presidente Usa: "Mentre celebriamo questo successo, riconosciamo che il nostro progresso è minacciato dalle sconsiderate politiche tariffarie dell'attuale amministrazione federale. L'economia della California è il motore della nazione e deve essere protetta", ha concluso Newsom. La California – che è lo Stato più popoloso d'America con circa 40 milioni di persone e che rappresenta il 14% del Pil Usa - ha registrato quasi 675 miliardi di dollari di scambi commerciali bilaterali nel 2024. Messico, Canada e Cina sono i suoi tre principali partner commerciali: oltre il 40% delle importazioni californiane proviene da questi Paesi, “rappresentando 203 miliardi di dollari degli oltre 491 miliardi di dollari di importazioni totali dello scorso anno”.


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