martedì 17 novembre 2015
​Avrebbero confezionato le cinture esplosive. I due, 21 e 27 anni, hanno ammesso di avere fatto da autisti all'ottavo uomo del commando, il ricercato Saleh.
CHI SONO I TERRORISTI Nati a Parigi e Bruxelles, addestrati in Siria
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Sono due i presunti artificieri delle stragi di Parigi arrestati a Bruxelles, nel blitz di ieri nel quartiere Molenbeek. Lo rivela il quotidiano belga La Derniere Heure. Oltre a Mohamed Amri, 27 anni, le cinture esplosive dei kamikaze sarebbero state confezionate anche da Hamza Attou, 21, incensurato.In entrambe le abitazioni è stato trovato nitrato di ammonio. I due hanno detto agli inquirenti di usarlo come fertilizzante per il giardino. A casa di Attou c'erano munizioni calibro 5.56, ma soprattutto 7.62, usate per i kalashnikov. I due presunti artificieri hanno detto agli inquirenti di aver avuto "solo" il ruolo di tassisti e che la notte degli attentati erano partiti da Molenbeek per riportare Salah Abdeslam da Parigi a Bruxelles. I due hanno spiegato anche di non sapere che Abdeslam avesse preso parte agli attentati e di aver ricevuto la sua telefonata alcune ore dopo gli attacchi, verso le 2 del mattino, e che lo avevano recuperato tre ore più tardi, alle 5, a Barbès.  Secondo la ricostruzione dei due, al volante dell'auto, una VW Golf di proprietà di Attou, c'era Amri. Al loro rientro verso Bruxelles, il veicolo è stato fermato tre volte dalle forze dell'ordine, in particolare all'altezza di Cambrai, ma la polizia in quel momento non aveva la segnalazione di Abdeslam e li ha lasciati passare. I tre sono arrivati a Molenbeek quando stava albeggiando.Interrogati sul luogo dove hanno lasciato Abdeslam, Attou e Amri si sono contraddetti, ed hanno dichiarato che Abdeslam appariva un po' stressato e che non hanno parlato molto lungo la strada del ritorno verso il Belgio.
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