giovedì 27 aprile 2017
Bloccato prima di colpire: lo ha denunciato la famiglia. Preso davanti ai palazzi del governo, poco distante dal Parlamento di Westminster attaccato a marzo. Sei fermi per terrorismo, donna ferita
Londra, ritorna la paura: fermato 27enne con due coltelli a Whitehall
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La paura è tornata a Londra ieri pomeriggio, sei settimane dopo l’attacco terroristico a Westminster che fece sei vittime, compreso il terrorista. Un ventisettenne, carnagione scusa e barba, è stato arrestato: armato con due grossi coltelli da cucina, è stato immobilizzato a Whitehall, la strada dei ministeri, a pochi passi da Dowing Street, sede del primo ministro, e dal Parlamento. Le immagini dell’arresto, diffuse poco dopo sui social media, mostravano un uomo a terra circondato da un folto gruppo di poliziotti e due coltelli a mezzo metro di distanza. L'identità, per il momento, non è stata rivelata da Scotland Yard.

Non ci sono state vittime e nessuno è stato attaccato. Ma l’uomo, ha confermato più tardi la polizia, è sospettato di aver «voluto commettere un atto terroristico», ed è stato trasferito in un commissariato nel sud di Londra. Per ora è però accusato solo di detenzione di armi. Dal momento dell’arresto l’intera area attorno al Parlamento e ai palazzi governativi di Whitehall è stata messa sotto più stretta sorveglianza ed è rimasta chiusa al traffico per alcune ore, ma la premier Theresa May non si trovava nella sua residenza di Downing Street. La premier ha commentato che «quanto accaduto dimostra che la polizia e l’intelligence sono sempre in allerta».

L’uomo fermato, stando alle prime testimonianze di alcuni passanti, portava uno zaino, era imbacuccato in un giubbotto nero e a un certo punto è stato bloccato e atterrato da un gruppo di poliziotti. Nella stessa zona, a soli duecento metri di distanza, lo scorso 22 marzo scorso un terrorista aveva investito deliberatamente numerosi passanti alla guida di un Suv per poi scagliarsi con un coltello contro un poliziotto all’ingresso del palazzo del Parlamento. Intanto si scopre che l'attentato è un cosiddetto "lupo solitario" con sospette simpatie jihadiste, sorvegliato da tempo dalla forze di sicurezza britanniche e che si temeva stesse per compiere un attacco imminente: è questo, secondo la stampa, il profilo del
27enne. L'uomo, riferisce in particolare il “Daily Telegraph”, era stato segnalato a suo tempo alle autorità da alcuni dei suoi stessi familiari, che ne sospettavano evidentemente una progressiva radicalizzazione. E da allora era tenuto d'occhio dall'antiterrorismo. Finché ieri - sulla base di "una soffiata"
- non si è deciso per il blitz. Stamattina, riporta intanto la “Bbc”, la polizia ha avviato un primo interrogatorio.

Il soldato-migrante

Anche la Germania fa i conti con gli allarmi terroristici e gli arresti legati al jihad. Un ufficiale dell’esercito tedesco di stanza in Francia, sospettato di voler commettere un attentato per poi camuffarsi da rifugiato, è stato arrestato. Lo ha annunciato la procura di Francoforte, incaricata dell’inchiesta. Il soldato è stato arrestato mercoledì, contemporaneamente al fermo di uno studente tedesco di 24 anni, sospettato di essere stato «coinvolto nei possibili preparativi di un attentato», ha chiarito la procura in un comunicato. Il militare sospettato, un sottotenente di 28 anni delle forze armate tedesche, era di stanza a Ilkrich, nella periferia di Strasburgo, dove si trova un’importante base militare franco-tedesca.

Gli inquirenti non hanno finora fornito informazioni su potenziali obiettivi dell’attentato. La procura ha parlato di convinzioni «xenofobe del soldato», lasciando pensare a un’azione contro gli stranieri. Ma la stampa tedesca ha inoltre menzionato la possibilità che l’obiettivo fosse un altro, cioè di far ricadere la colpa sui rifugiati. Le indagini sul caso sono partite quando l’uomo è stato fermato dalle autorità austriache, il 3 febbraio: aveva precedentemente occultato una pistola nel bagno dell’aeroporto di Vienna, ed era andato a recuperare l’arma.

Altri sei arresti

Intanto, si è appreso che una donna è rimasta ferita e sei persone sono state arrestate in un'operazione anti-terrorismo avvenuta nella tarda serata di giovedì nel nord-ovest di Londra e nel Kent. L'operazione, ha reso noto Scotland Yard, non era legata all'arresto di un uomo, avvenuto sempre giovedì, nelle immediate vicinanze del Parlamento, nel quartiere di Westminster. Nello scontro notturno, la donna, di una ventina d'anni, è rimasta ferita da agenti armati quando questi sono entrati in un'abitazione a Harlesden Road, nel quartiere di Willesden, nell'ambito di un'inchiesta su presunta attività terroristica. La donna, di cui non è stata rivelata l'identità né la nazionalità, è stata ricoverata in gravi, ma stabili condizioni. Considerato il suo stato, non è stata arrestata, ma rimane sotto il controllo della polizia in ospedale. Con lei, sono stati arrestati due giovani, di 20 e 16 anni, e un'altra ventenne, mentre un'altra donna, di 43 anni, è
stata arrestata nella contea del Kent. Altre due persone, entrambe 28enni, sono state arrestate successivamente, quando hanno fatto rientro nell'appartamento a Willesden. Tutti, ha reso noto Scotland
Yard, sono stati fermati perchè sospettati di star progettando un attentato.

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