sabato 12 settembre 2020
Aumentati gli aiuti alla «sorella» libanese. L'obiettivo è assistere le centinaia di migliaia di colpiti dall'esplosione al porto del 4 agosto e favorire la ricostruzione
Case danneggiate ovunque a Beirut

Case danneggiate ovunque a Beirut - Ansa

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Oltre duecento morti, trecentomila sfollati, 6.500 feriti, 50mila case distrutte, 120 scuole danneggiate. A poco più di un mese dall’esplosione che ha sconvolto la capitale libanese, il bilancio della catastrofe è terrificante. La metà delle strutture sanitarie della città non funzionano e quelle attive sono messe a dura prova anche a causa della nuova impennata di Covid. Nel frattempo, due nuovi incendi nel porto di Beirut, hanno causato ulteriore preoccupazione. Il tutto in un contesto di crisi finanziaria che ha ridotto in povertà più della metà della popolazione.

In questa tragica congiuntura, Caritas Italiana - grazie alle donazioni ricevute e a un contributo di 1 milione di euro dai fondi dell'8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica - ha ampliato il sostegno a Caritas Libano. Quest'ultima, dopo un primo piano di aiuti per decine di migliaia di persone con cibo, generi di prima necessità, assistenza sanitaria e sostegno psicologico grazie alla mobilitazione di centinaia di volontari, ha lanciato un nuovo programma per i prossimi 18 mesi. Il nuovo piano ha l’obiettivo di raggiungere 36mila persone, garantendo loro assistenza immediata ma anche consentendo una ripresa nel medio periodo.

Caritas Italiana intende anche sostenere una serie di ulteriori interventi che si avvieranno nelle prossime settimane per le famiglie in povertà colpite dalla crisi economica ed i rifugiati e continuare a fornire sostegno a progetti, in atto da tempo, per la ricomposizione dei legami comunitari, la coesione sociale e la pace, tramite il coinvolgimento e la formazione dei giovani.

È possibile contribuire utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Emergenza Libano”) tramite:

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma

–Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

Banco Posta, viale Europa 175, Roma –

Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

UniCredit, via Taranto 49, Roma –

Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

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