
La Grande Sala del Popolo a Pechino - REUTERS
Tutto pronto a Pechino. E come sempre, ogni dettaglio è stato attentamente curato, con la consueta “vocazione” coreografica che accompagna il momento più importante della liturgia politica del gigante asiatico. Al via in Cina il doppio appuntamento (le due sessioni) della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (CPPCC) e domani del Congresso nazionale del popolo (NPC), il palcoscenico sul quale Pechino svela l’obiettivo ufficiale di crescita del Pil, delinea le priorità fiscali e monetarie che guideranno la vita economica del Paese e segnala la direzione politica più ampia della leadership.

Il presidente cinese Xi Jinping - REUTERS
Gli occhi sono puntati, in particolare, sui “numeri” della spesa militare, con tanto di azzardi e previsioni. Quanto sarà il balzo del budget? Di quanto sarà alimentata la formidabile macchina militare cinese? È difficile pensare che il gigante asiatico si disallineerà dalla forsennata tendenza globale al riamo. Corsa che ha assunto un ritmo di crescita spaventoso. Come riportato dall’International Institute for Strategic Studies, “nel 2024, la spesa globale per la difesa ha raggiunto i 2,46 trilioni di dollari, in aumento rispetto ai 2,24 trilioni di dollari dell'anno precedente. Anche la crescita ha accelerato, con un aumento del 7,4% in termini reali che ha superato gli aumenti del 6,5% nel 2023 e del 3,5% nel 2022. Nel 2024, la spesa globale per la difesa è aumentata a una media dell'1,9% del Pil, in aumento rispetto all'1,6% nel 2022 e all'1,8% nel 2023”.
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Al via a Pechino il doppio appuntamento del Congresso nazionale del popolo e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese - REUTERS
Pechino non sembra discostarsi dalla sua retorica “tradizionale” che abbraccia, assieme, esibizioni di forza e sottolineature del ruolo “sovranazionale” al quale il gigante asiatico ambisce, come testimoniano le parole di Lou Qinjian, portavoce della terza sessione del 14° NPC. «La pace deve essere salvaguardata con la forza e una Cina con forti capacità di difesa nazionale è in una posizione migliore per salvaguardare la sua sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo e assolvere meglio alle sue responsabilità e obblighi internazionali come Paese importante e preservare la pace e la stabilità nel mondo», ha detto. Lo stesso portavoce ha tenuto a sottolineare che la crescita militare cinese non è stata “esplosiva” ma è rimasta “a una cifra per nove anni consecutivi e la sua quota in percentuale del Pil è stata mantenuta al di sotto dell'1,5 percento per molti anni, inferiore alla media globale”. Nel 2024, la Cina ha pianificato di spendere quasi 1.7 miliardi di yuan (234,5 miliardi di dollari) per la difesa, in aumento del 7,2 percento rispetto all'anno precedente.
Come sottolinea il Global Times, la distanza dagli Usa resta abissale: «L'US National Defense Authorization Act per il 2025 ha aumentato il bilancio militare a circa 895 miliardi di dollari, diverse volte superiore a quello della Cina. Gli Stati Uniti spendono circa il 3,4 percento del PIL per la difesa, rispetto a meno dell'1,5 percento della Cina».