martedì 23 giugno 2015
​È avvenuto sulle alture del Golan. Un atto di protesta contro il governo accusato di indifferenza alla sorte dei drusi che vivono oltreconfine.
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La rabbia dei drusi israeliani, angosciati per la sorte dei loro fratelli in Siria minacciati dall'avanzata jihadista, si è scatenata sulle alture del Golan contro un'ambulanza militare israeliana che trasportava due combattenti siriani feriti nella vicina guerra civile, uccidendone uno e lasciando in gravissime condizioni l'altro. Un gesto che è stato prontamente condannato dal premier israeliano Benyamin NetanyahuIl premier, nella tarda serata di lunedì, ha detto che "non permetteremo a nessuno di farsi la legge da solo e di ostacolare i militari di Israele che compiono il loro dovere", invitando i drusi ad "agire subito per calmare la tensione". Il "dovere" a cui si riferisce nel caso specifico Netanyahu è il servizio di soccorso dei feriti nel conflitto siriano compiuto da diversi mesi dai militari israeliani al confine, cioè dal Golan.Ed è proprio nella zona di confine, dove vive il grosso della comunità drusa - che serve regolarmente nell'esercito a fianco degli ebrei ed ha parlamentari nella Knesset - che lunedì sera si è scatenata la rabbia: l'attacco con pietre e altre armi nel villaggio druso di Majdan Shams, dal quale si vede il territorio siriano, contro un'ambulanza militare quando s'è diffusa la voce che trasportava dei miliziani feriti. Uno dei miliziani è morto per le percosse, l'altro è stato trasportato in gravissime condizioni in un ospedale militare. Leggermente ferito l'equipaggio.Poche ore prima un analogo tentativo aveva preso di mira un'ambulanza nel villaggio di Hurfeish.   Da alcuni giorni la comunità drusa israeliana sta chiedendo a gran voce che lo Stato ebraico soccorra i suoi fratelli in Siria, che sono minacciati dai jihadisti tanto dell'Is come dai qaedisti di Jabhat al-Nusra, che stanno convergendo verso la loro provincia di Sweida. Il ministro della difesa, Moshe Yaalon, ha di recente ribadito che Israele non invierà loro armi, anche perché non intende essere trascinato nella guerra che da alcuni anni insanguina la Siria.Nei giorni scorsi i drusi israeliani hanno manifestato perché la comunità internazionale aiuti i i loro fratelli e perché Israele li lasci entrare nel territorio dello stato ebraico, offrendosi di ospitarli nei loro villaggi.  L'esercito israeliano ha alcuni giorni fa ha proclamato "zona militare chiusa" il settore nord-orientale delle alture occupate del Golan e vi vieta l'ingresso agli israeliani che non vi risiedono.
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