sabato 6 marzo 2021
Colpito anche un ospedale gestito da Medici senza frontiere ad Al Thawra: feriti medici e un giovane paziente. Joe Biden limita anche i raid dei droni-killer
Cimitero dei miliziani Houthi nella capitale dello Yemen, Sanaa

Cimitero dei miliziani Houthi nella capitale dello Yemen, Sanaa - Ansa

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Violenti combattimenti hanno provocato almeno 90 vittime nelle ultime 24 ore su entrambi i fronti in guerra nello Yemen, e precisamente a Marib, nel nord, una regione strategica che i ribelli Houthi stanno cercando di strappare alle forze lealiste. Lo riferiscono fonti militari governative.
Negli scontri sono rimasti uccisi 32 combattenti tra le forze governative e le tribù lealiste, mentre 58 ribelli sono morti in attacchi aerei sauditi, riferiscono le fonti all'Afp. Un ospedale gestito da Medici senza frontiere (Msf) ad Al Thawra nello Yemen è stato invece colpito da schegge e proiettili di mitragliatrice durante combattimenti e tre addetti, un medico e due assistenti, incluso un ragazzino di 12 anni, sono rimasti feriti, secondo quanto denuncia la stessa ong umanitaria in un comunicato diffuso su twitter. Msf scrive che il suo pronto soccorso di Al Thawranegli ultimi giorni ha accolto almeno 28 persone ferite negli intensi combattimenti di questi ultimi tre giorni sul fronte di Taiz. Ieri, inoltre, quattro feriti, fra cui una bambina di quattro anni, sono stati sistemati nell'ospedale materno di Taiz Houban.
Dopo l’annuncio del disimpegno statunitense dall’Alleanza a guida saudita che si contrappone agli Houti filoiraniani, Joe Biden fa un altro passo per abbassare il livello della tensione nella regione. L'amministrazione Biden ha imposto limiti temporanei agli attacchi con droni contro presunti terroristi al di fuori dei campi di battaglia dell'Afghanistan, della Siria e dell'Iraq, restringendo le direttive di Donald Trump mentre è in corso una revisione su quanta libertà d'azione concedere alle forze armate e alla Cia nelle operazioni anti terrorismo.
Il giro di vite è stato introdotto il 20 gennaio, il giorno dell'insediamento di Joe Biden, dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, secondo quanto riportano i media Usa. Per ora l'esercito e la Cia dovranno ottenere un ok della Casa Bianca prima di tentare di uccidere o catturare sospetti in Paesi dove ci sono alcune truppe Usa, dalla Somalia allo Yemen e alla Libia. La mossa arriva dopo quasi due decenni di guerra internazionale al terrorismo islamico.

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