giovedì 21 dicembre 2023
Trascinato a fondo dal tycoon, Giuliani ha alzato bandiera bianca schiacciato dai debiti: è stato condannato a pagare 148 milioni di risarcimento per aver diffamato due ex scrutatrici di Atlanta
La celebre e impietosa immagine dell'ex sindaco di New York con la tinta dei capelli che cola sul viso

La celebre e impietosa immagine dell'ex sindaco di New York con la tinta dei capelli che cola sul viso - Ansa

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Trascinato a fondo da Donald Trump, per una vicenda che il tycoon è convinto di ribaltare in tribunale ma che potrebbe costargli la nomination repubblicana alla Casa Bianca. Rudy Giuliani ha dichiarato bancarotta qualche giorno dopo che l'ex sindaco di ferro di New York è stato condannato a pagare 148 milioni di risarcimento per aver diffamato due ex scrutatrici di Atlanta che l'allora avvocato di Donald Trump aveva accusato di brogli elettorali nelle elezioni vinte da Joe Biden nel 2020 in Georgia.

L'ex avvocato tuttofare di Donald Trump ha presentato la richiesta al tribunale di New York, per poter usufruire di protezione dai creditori in base al Capitolo 11 della legge che regola i fallimenti. Giuliani avrebbe dichiarato debiti per più di cento milioni di dollari. E' il tentativo estremo di evitare di pagare i 148 milioni di dollari di risarcimento alle due ex dipendenti della pubblica amministrazione della Georgia, accusate falsamente di aver commesso brogli durante le elezioni di tre anni fa. La procedura garantirà a Giuliani un po' di respiro, poche ore dopo la decisione della Corte che lo aveva obbligato a risarcire "immediatamente" le sue vittime. "La dichiarazione di bancarotta - hanno commentato i suoi legali - non dovrebbe essere una sorpresa. Nessuna persona poteva ragionevolmente credere che il sindaco Giuliani sarebbe stato in grado di pagare una sanzione così altamente punitiva".

L'enorme somma si è andata ad aggiungere ad una lunga lista di debiti accumulati dall'ex procuratore di ferro, che ormai non riesce più a pagare le spese legali nei tanti procedimenti intentati contro di lui per il ruolo svolto nel portare avanti le accuse senza fondamento di brogli elettorali dopo la sconfitta di Trump nel 2020. Nelle dichiarazione di bancarotta presentata oggi di fronte ad un tribunale federale di Manhattan, Giuliani ha elencato debiti per 500 milioni di dollari a fronte di beni per 10 milioni di dollari.

Nei mesi scorsi, il repubblicano aveva messo in vendita la sua casa di New York per 6,5 milioni di dollari. Ed era anche emerso che aveva cercato, senza successo, di ottenere da Trump un aiuto finanziario per pagare i suoi avvocati che gli stanno facendo causa per le parcelle non pagate.


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