giovedì 29 luglio 2010
I corpi sono stati ritrovati nella casa di una coppia di Villers-au-Tertre, vicino a Douai. La polizia teme che ce ne possano essere degli altri.
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Da villaggio settentrionale anonimo e praticamente sconosciuto a capitale francese dell’orrore. È l’agghiacciante metamorfosi che ha conosciuto ieri nello sguardo sgomento dell’intera Francia il minuscolo comune di Villers-au-Tertre, non lontano da Douai, dove gli agenti della gendarmeria nazionale hanno rinvenuto i cadaveri di 8 neonati. Un’inchiesta giudiziaria sarà aperta oggi, ma già ieri si sono appresi i primi spaventosi dettagli della scoperta. I cadaveri sono stati perlopiù ritrovati presso il domicilio di una coppia di quarantenni del villaggio. Alcuni erano sotterrati nel giardino familiare, mentre altri si trovavano all’interno dell’abitazione, dentro sacchi di plastica. Secondo i primi riscontri, i neonati sarebbero tutti fratelli e probabilmente figli della stessa coppia di quarantenni. Un’unità della gendarmeria è entrata in azione dopo la segnalazione fatta, a quanto pare, dai nuovi proprietari dell’abitazione. Gli inquirenti sarebbero, poi, riusciti a risalire alla coppia dei vecchi padroni della dimora: una donna attorno ai 45 anni, come il proprio partner. La donna, in particolare, avrebbe ammesso di aver nascosto fin dal 1988 le proprie gravidanze. La coppia è stata subito arrestata e condotta presso il commissariato locale. «Si tratta del padre e della madre dei bambini», ha confermato categoricamente il procuratore della Repubblica di Douai, Eric Vaillant, anche se altre fonti invitavano parallelamente alla prudenza sul presunto legame di filiazione. Nuovi dettagli saranno certamente forniti oggi nel corso di una conferenza stampa promessa dallo stesso procuratore. Ieri sera, diverse unità cinofile hanno continuato a perlustrare e setacciare i dintorni della residenza fino al tramonto, alla ricerca di ulteriori elementi su ciò che si configura chiaramente come un «caso criminale», come hanno confermato fonti dell’indagine. La prima ipotesi di reato a profilarsi è «omessa denuncia di un crimine e occultamento di cadavere». Ma potrebbe trattarsi solo dell’inizio di un lungo tunnel buio, dato che s’ignoravano ieri ancora le circostanze della morte dei neonati. Si cercherebbero ancora altri cadaveri di bambini, di cui la donna avrebbe ammesso il decesso.Nelle ore dello choc, tante domande restavano ancora senza risposta. In termini cronologici, quanto tempo è trascorso a partire dai primi occultamenti? Com’è possibile che in un comune con poco più di mezzo migliaio di abitanti, sia pure alquanto sparpagliati, nessuno avesse sospettato nulla? Nessuno si era accordo del macabro rituale?La notizia dei macabri ritrovamenti è giunta come una pugnalata nel tardo pomeriggio di una giornata di preparativi per tanti francesi in vista del “week-end nero” in cui l’esodo dei vacanzieri agostani incrocerà il controesodo di fine luglio. Ma in pochi attimi quel colore, il nero, ha acquisito un senso del tutto diverso.
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