venerdì 19 aprile 2013
Contro la legge "Mariage ​pour tous" le associazioni prevedono un'altra manifestazione nazionale il 21 aprile e poi il 23, giorno della votazione finale. E una ballerina blu diventa in Parlamento il simbolo della repressione violenta della polizia.
IL TESTIMONE «Io, arrestato perché manifestavo in silenzio per la mia famiglia» (da www.tempi.it)
COMMENTA E CONDIVIDI
Una scarpa da donna, una ballerina blu, potrebbe diventare il simbolo della protesta contro il progetto di legge francese sul matrimonio gay.  Nel corso di un accesissimo dibattito all'Assemblea Nazionale, questa notte, il deputato dell'Ump, Philippe Meunier, rivolgendosi all'Aula, ha sorpreso la Francia, tirando fuori dal taschino della giacca una ballerina blu, che sostiene di aver trovato dopo l'ennesimo sit-in contro le nozze gay di ieri agli Invalides di Parigi: "Sapete cosa ho trovato io agli Invalides? Ebbene, cari onorevoli, signori e signore, ho trovato una ballerina! Ecco ciò che fanno oggi le forze dell'ordine di (il ministro dell'Interno) Valls! Fermano le giovani di Francia con le ballerine ai piedi...ecco! Siete fieri di ciò che fate?".Un interrogativo che pesa dopo il blitz punitivo di un gruppo di estrema destra contro un bar di Lille, fortemente condannato dal presidente Hollande, ma anche dagli stessi promotori della 'Manif Pour Tous', i militanti guidati da Frigide Farjot che protestano contro la norma che legalizza il matrimonio omosessuale. Questa mattina, la cattolica Christine Boutin, presidente del partito democratico centrista, ha scritto su Twitter che la proprietaria di quella ballerina blu è una candidata del suo partito, la trentenne Geneviève Masson, presente ieri sera agli Invalides. Una versione confermata anche dalla diretta interessata, che sempre su Twitter, scrive: "Se qualcuno trova una scarpa sull'espanade des Invalides, sappiate che è mia, la regalo ai poliziotti".In questi giorni, gli oppositori al 'Mariage pour tous' continuano a promettere nuove azioni, raduni ogni sera davanti alla sede del Parlamento, e un'altra grande manifestazione nazionale il 21 aprile, nonchè il 23, giorno del voto definitivo in Parlamento. Sostengono che continueranno a battersi anche dopo che il testo verrà adottato e mantengono in calendario la protesta del 26 maggio.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: