venerdì 21 dicembre 2018
L'esito della Conferenza mondiale di Katowice per il Vaticano «non riflette il senso d'urgenza necessario» e «sembra minimizzare i diritti umani»
(Ansa)

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L'accordo sul clima trovato alla Cop24 di Katowice «rappresenta una conferma degli impegni presi tre anni fa a Parigi e dell’importanza del multilateralismo», ma il regolamento applicativo concordato dai delegati in Polonia «non riflette in modo adeguato il senso d’urgenza necessario per affrontare il cambiamento climatico». Quest’analisi in chiaroscuro dell’esito della Conferenza mondiale tenutasi fino a sabato è stata esplicitata dalla delegazione della Santa Sede che ha seguito i lavori, guidata dal segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin.

La dichiarazione sottolinea pure che l’accordo finale «sembra minimizzare i diritti umani, d’importanza vitale nel riflettere il volto umano del cambiamento climatico, il quale colpisce le persone più vulnerabili sulla terra. Il loro grido e quello della terra richiedono maggiore ambizione e un più grande senso d’urgenza».

La dichiarazione vaticana so conclude con l’affermazione che «fede e ragione devono incontrarsi» per una svolta internazionale costruttiva e prevenire la crisi climatica.

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