venerdì 19 marzo 2021
E' stata uccisa da un commando armato in una attacco in cui ha perso la vita anche una nipotina di un anno e mezzo nel dipartimento di Putumayo. Già 34 gli attivisti sociali ammazzati nel 2021
María Bernarda Juajibioy è stata assassinata con la nipotina

María Bernarda Juajibioy è stata assassinata con la nipotina

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Una dirigente indigena colombiana, attuale sindaco del Resguardo del Cabildo Camentzá Biyá, che fa parte delle 15 popolazioni indigene del dipartimento di Putumayo, è stata uccisa da un commando armato in una attacco in cui ha perso la vita anche una nipotina di un anno e mezzo.
Si tratta, riferisce il quotidiano El Espectador, di María Bernarda Juajibioy che viaggiava ieri su una moto in compagnia di altre donne, e si recava per una ispezione a El Placer, nel comune di Valle del Guamuez. Secondo le prime informazioni disponibili, la sua moto è stata bloccata da uomini armati che hanno aperto il fuoco sulla donna e la nipote, uccidendole.
L'Organizzazione nazionale indigena della Colombia (Onic) ha condannato l'assassinio di Juajibioy sottolineando che "le donne indigene sono le guardiane della sopravvivenza dei popoli". Via Twitter l'Onic ha aggiunto che "ci stanno sterminando davanti al silenzio complice del governo di Iván Duque".
Secondo una statistica della Ong colombianaIndepaz, con María Bernarda Juajibioy, sono già 34 gli attivisti sociali e i difensori dei diritti umani assassinati nel 2021, una cifra che è di circa 1.148 vittime fatali prendendo come inizio la firma degli Accordi di pace fra le Farc e il governo di Bogotà nel 2016.

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