giovedì 2 dicembre 2021
Il piccolo è spirato fra le braccia della madre, vinto dal vento gelido dell'Atlantico: quando sono giunti i soccorsi era troppo tardi. Oltre 230 profughi sono poi sbarcati a Fuerteventura
Canarie, bimbo di due mesi morto di freddo sul gommone

Reuters

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E' uno stillicidio senza fine di vite spezzate lungo la rotta delle Canarie. L’ultima, quella di un neonato di appena due mesi. È morto di freddo fra le braccia della madre su un gommone stipato di migranti in balia dell’Oceano, sferzato da raffiche gelide di vento e acqua. Quando sono stati raggiunti nel buio della scorsa notte dai soccorsi del "Salvamento Marittimo", al largo dell’isola di Fuerteventura, il bebè era cadavere, come hanno confermato operatori del 112 e della Croce Rossa. In poche ore, due motovedette hanno soccorso 300 migranti su cinque gommoni stracarichi che avevano sfidato le condizioni proibitive del mare per la burrasca. Oltre 230 persone, di origini sub-sahariane, fra le quali 55 donne e 8 bambini, sono state sbarcate al porto del Rosario, a nord di Fuerteventura. Fra loro, la madre del neonato, ricoverata in ospedale in stato di choc.
Mentre altre 52 persone, fra le quali 25 donne e 15 bambini, sono sbarcate al porto di Gran Tarjal. Un minuto di silenzio è stato osservato ieri dal consiglio comunale e dagli abitanti dell’isola in memoria dei 4 migranti morti nell’ultima settimana nelle traversate verso Fuerteventura. Una strage infinita: il 14 novembre la guardia costiera aveva recuperato i cadaveri di 8 persone, a 65 chilometri da Gran Canaria, su un barcone alla deriva nell’Oceano. Mentre il 25 ottobre un altro bimbo di 6 anni non ce l’aveva fatta: era con sua madre e altri 49 subsahariani, fra cui 5 minori e un neonato, salvati in extremis dopo un’odissea in balia delle onde.

L’inasprimento dei controlli nel Mediterraneo, dal 2019, ha spostato i flussi migratori sulla rotta occidentale, dalle coste marocchine e algerine verso l’arcipelago atlantico. Fra le più letali, anche per le imbarcazioni utilizzate, in genere piccole, stracariche, e inadeguate alla lunga traversata. Da inizio anno, almeno 19.865 migranti su 492 barconi e gommoni hanno raggiunto l’arcipelago. In totale 36.379 persone sono sbarcate sulle coste spagnole – 511 in più che nello stesso periodo del 2020 – secondo i dati del ministero degli Interni. Un anno terribile, con oltre 936 annegati o «dispersi» nel tentativo di raggiungere le Canarie, come denuncia l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.

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