giovedì 3 settembre 2015
«L'Europa agisca in modo conforme ai suoi valori». Renzi: approccio globale e asilo europeo. A Budapest scontri con la polizia.
Il Pentagono: crisi migratoria durerà vent'anni / Onu a Ue: programma per 200mila rifugiati
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Sconvolta dalla foto del bimbo siriano, annegato con mamma e fratellino su una spiaggia turca, l'Ue cerca risposta alla grave crisi umanitaria legata all'arrivo di migliaia di persone che ogni giorno rischiano la morte in mare.  Dopo l'appello congiunto di Roma, Parigi e Berlino, la Commissione europea si prepara a chiedere agli Stati di dividersi l'accoglienza di altri 120mila profughi in aggiunta ai 40mila proposti a maggio. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, illustrerà le nuove misure nel discorso sullo Stato dell'Unione, mercoledì prossimo al Parlamento europeo, mentre i leader di Francia e Germania hanno preannunciato una proposta per una redistribuzione "obbligatoria e permanente" dei migranti. "Le tragedie si succedono ai drammi. Migliaia di vittime sono morte dall'inizio dell'anno. L'Unione europea deve agire in modo decisivo e conforme ai suoi valori": lo affermano Francois Hollande e Angela Merkel nel comunicato diffuso dall'Eliseo dopo il loro colloquio telefonico.  

La proposta di quote obbligatorie.  Hollande e Merkel hanno proposto all'Europa un "meccanismo permanente e obbligatorio" di quote per i migranti. Il meccanismo "in vigore oggi non basta più", ha detto Hollande ai giornalisti all'Eliseo. "Non bisogna rimanere alle emozioni - ha aggiunto il presidente - a questo bambino di tre anni, la sua famiglia... io penso alle vittime che non sono mai state fotografate, che sono ignorate. E a quelle future, se non facciamo niente. Per questo è ora di agire". Le proposte franco-tedesche saranno sottoposte al Consiglio Ue del 14 settembre.  

Tusk: redistribuire 100 mila migranti. "Ciò di cui abbiamo bisogno è un'equa redistribuzione di almeno 100mila rifugiati tra gli Stati dell'Unione europea", che dovrebbero aumentare decisamente la loro volontà di accogliere i rifugiati. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, parlando a Bruxelles della questione immigrazione. Inoltre, ha aggiunto, i leader europei dovrebbero essere pronti ad aumentare la spesa per gestire la situazione. L'Unione europea si aspetta di registrare più di 500.000 arrivi irregolari ha detto ancora Tusk.

 Polemica Orban-Merkel. Il forte afflusso di migranti in Ungheria "non è un problema ungherese, ma tedesco. Nessuno vuole stare in Ungheria o in Estonia. Tutti vogliono andare in Germania". Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban. In ogni caso, ha sottolineato, tutti i migranti attualmente alla stazione di Budapest "saranno registrati".  Nei confronti delle migliaia di migranti in attesa nella stazione di Budapest Orban ha sottolineato che "non è una questione di strategia. I cancellieri di Germania e Austria hanno detto chiaramente che bisogna registrare tutti. Quello che stiamo facendo è solo applicare le regole. Se la cancelliera tedesca dice che nessuno deve lasciare l'Ungheria senza essere identificato, per noi è un obbligo identificare tutti". Immediata la replica della cancelliera Merkel. "La Germania fa ciò che è moralmente e giuridicamente dovuto. Né di più, né di meno".  

A Budapest scontri con la polizia. Da Budapest, "fino a nuova decisione", non partiranno più treni alla volta dell'Europa occidentale. L'unico treno carico di migranti partito stamane si è fermato a una quarantina di chilometri da Budapest. Il treno era diretto a Sopron, ma è stato fatto fermare a Bicske, vicino a uno dei maggiori centri di accoglienza del Paese. Molti immigrati si sono rifiutati di scendere, la polizia è intervenuta energicamente e ha isolato la zona, chiedendo ai media di allontanarsi. 

Solidarietà e polemiche. La Germania si è detta pronta ad accogliere 80.000 richiedenti asilo nel 2015, quattro volte in più rispetto allo scorso anno. E una gara di soliderietà è scattata tra le città spagnole per accogliere i profughi: iniziative a Barcellona, Saragozza, Pamplona, Valencia, Malaga, La Coruna e Madrid. Aumenta il pressing sul premier britannico David Cameron, contestato tanto dal Partito laburista che da parlamentari conservatori, per le sue politiche, mentre 130mila persone hanno firmato una petizione on-line perchè il Regno Unito fornisca asilo a un maggior numero di rifugiati. 

Serve un approccio globale per risolvere la crisi dell'immigrazione. Lo ha detto oggi il premier Matteo Renzi in una conferenza stampa congiunta con l'omologo maltese Joseph Muscat a Firenze, in cui ha rilanciato sulla misura del diritto di asilo europeo. "Bisogna prendere atto che questa emergenza non è solo un'emergenza, perché continuerà a lungo: non si risolve in qualche giorno, serviranno settimane, mesi. Richiede un approccio globale, un approccio europeo", ha detto Renzi. Commentando le immagini, proposte in queste ore da tutti i media, di un bimbo siriano morto su una spiaggia turca, Renzi ha detto che "strapazzano l'anima di padre" ancor prima che un uomo di governo. "Non è colpa dell'Europa, ma è dovere dell'Europa dare una risposta unitaria, che parta dal diritto di asilo europeo, da un'iniziativa europea di accoglienza, dal rimpatrio europeo, da una strategia globale che tenga insieme interventi da fare nei Paesi di origine, cooperazione internazionale, aiuti allo sviluppo, e contemporaneamente la gestione dell'emergenza e dei rimpatri", ha aggiunto il premier italiano.

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