sabato 3 gennaio 2015
Frank Van den Bleeken, ergastolano belga 52enne, da 30 anni detenuto per una serie impressionante di omicidi, stupri e violenze, ha chiesto di morire. Permesso accordato.
Eutanasia in carta da bollo di Francesco Ognibene
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Meglio la morte che il carcere a vita. L�ha pensato Frank Van den Bleeken, ergastolano belga 52enne, da 30 anni detenuto per una serie impressionante di omicidi, stupri e violenze. Ritenuto un individuo psichicamente disturbato, Frank ha chiesto di poter essere curato in una struttura specializzata in Olanda, ma l�amministrazione penitenziaria belga gli ha negato il permesso. E lui allora ha chiesto di poter accedere all�eutanasia, adducendo il suo stato di prostrazione psicofisica. Permesso purtroppo accordato: l�esecuzione del condannato (perch� si tratta, a tutti gli effetti, di morte per mano dello Stato all�interno di un carcere) avverr� nel penitenziario di Bruges domenica 11 gennaio. Abolita come segno di civilt�, la pena di morte rientra cos� dalla finestra dei cosiddetti "diritti civili", tra i quali (anche in Italia) si sta tentando di catalogare anche la morte a richiesta. Una richiesta che lo Stato, anzich� fermare trovando una soluzione umana a una tragedia personale, ora ha deciso di assecondare assumendosene la responsabilit� morale e materiale. Nel 2013 i belgi che hanno ottenuto l�eutanasia sono stati 1.807, ben il 27% in pi� dell�anno precedente. Da pochi mesi nel Paese che per primo al mondo ha legalizzato la morte procurata, nel 2002, � possibile far accedere alla procedura eutanasica anche i bambini.

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