sabato 20 aprile 2019
La sua mappatura digitale aiuterà a ricostruire la cattedrale. Morto lo scorso novembre a 49 anni per un tumore «aveva dedicato il suo lavoro alla chiesa che amava e alla gloria di Dio»
Un selfie del professor Andrew Tallon, scomparso nel 2018, davanti a Notre Dame che mappò in digitale nel 2015

Un selfie del professor Andrew Tallon, scomparso nel 2018, davanti a Notre Dame che mappò in digitale nel 2015

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Quando nel 2015 il professor Andrew Tallon, caschetto bianco in testa, puntava il suo precisissimo laser sulle bianche guglie di Notre-Dame, mai avrebbe immaginato che il suo lavoro di misurazione digitale, che ha prodotto una accuratissima copia 3D virtuale precisa al millimetro della cattedrale distrutta dall’incendio del 15 aprile, sarebbe stato fondamentale per la sua ricostruzione quattro anni dopo. Purtroppo il professor Tallon, non lo può sapere perché è scomparso per un cancro al cervello pochi mesi fa, il 16 novembre 2018, a soli 49 anni, lasciando l’amatissima moglie Marie e quattro bambini piccoli, Ambrose di 12 anni, Augustin di 10, Gabriel di 9 e Anatole di 5.

Ma, nonostante tutto, questa è una storia inaspettata di "resurrezione" che dà speranza proprio alla vigilia di Pasqua. Infatti fa sapere la moglie Marie, il professore belga, storico dell’architettura presso il Vassar College a Poughkeepsie nello Stato di New York aveva lavorato così a fondo su Notre-Dame soprattutto «perché amava queste chiesa e per la gloria di Dio». Lo racconta l’amico di famiglia, ed ex collega di Andrew, Filippo Gianferrari, italiano, professore di letteratura medievale che ora lavora in Massachusset. È lui che ha organizzato una raccolta fondi online dapprima per sostenere le spese mediche del professore, operato varie volte al cervello, e che a causa della sua salute lo scorso aprile aveva dovuto lasciare il lavoro. E, dopo la sua scomparsa, la raccolta è servita per il sostentamento della famiglia, specie per l’educazione dei figli. «Andrew era un professore geniale e la malattia è stata affrontata con un coraggio e una fiducia enormi dovuta alla grandissima fede sua e della famiglia» ci spiega dagli Stati Uniti il professore che parla anche a nome di Marie, che in questi giorni è frastornata dalle richieste a sorpresa arrivate da mezzo mondo, ma anche da ulteriori donazioni che l’hanno profondamente commossa. Dopo lo choc per l’incendio che ha distrutto ciò che il marito tanto amava, ha vissuto come un nuovo miracolo l’arrivo di tanto interesse intorno alla sua figura. Coerente con i propri principi, una volta raggiunto l’obiettivo dei 50mila dollari, la moglie Marie ha deciso che le ulteriori donazioni in memoria del marito andassero alla ricostruzione della cattedrale parigina. D’altronde lo stesso Tallon aveva fondato negli Stati Uniti la fondazione Friends of Notre-Dame de Paris per il restauro della cattedrale, già provata dai secoli.


La sua fede nei confronti di Maria, il professore belga l’aveva espressa anche in una toccante intervista sul sito web del Santuario di Lourdes, dove nel 2017 la coppia si era recata. A Lourdes Tallon aveva ritrovato un miglioramento improvviso e, soprattutto, aveva dichiarato, «una conversione spirituale». Poi purtroppo la malattia si è ripresentata feroce. Ma, come fa sapere l’amico Filippo, «la cosa più incredibile è come ha vissuto la malattia, senza mai lamentarsi della sofferenza con una assoluta fiducia nella volontà di Dio. È stato un esempio per tutti, credenti e non».

Un esempio anche sul lavoro, nel dipartimento di Arte del Vassar College. Andrew Tallon, specializzato in architettura gotica dopo aver studiato a Princeton, alla Sorbona e poi alla Columbia University, aveva avuto l’intuizione di mappare attraverso le più moderne tecnologie le cattedrali gotiche. Aveva mappato 45 edifici storici, fra cui le cattedrali francesi di Bourges, Chartres e Sens e la Cattedrale di Canterbury in Gran Bretagna.

Nel caso di Notre-Dame, per cui nutriva un amore speciale Tallon ha "registrato" ogni straordinario dettaglio con un margine di errore di pochi millimetri, mettendo insieme i dati presi da 50 diverse postazioni, all’interno e fuori della cattedrale, che hanno prodotto l’impressionante cifra di un miliardo di misurazioni. Per ogni scansione il laser ha perlustrato l’area in ogni direzione, registrando l’esatta posizione di tutte le superfici incontrate, dai contrafforti alle colonne. Il risultato sono milioni di punti colorati che si uniscono a formare una replica tridimensionale perfetta della cattedrale. Andrew aveva scritto un libro molto importante proprio sugli studi effettuati su Notre-Dame e che ora verrà ristampato dall’editore Perigramme.

Le autorità francesi intanto hanno già richiesto copia delle sue mappature da confrontare con le mappature che verranno fatte della cattedrale bruciata. Notre-Dame tornerà a risplendere anche grazie a lui, come torna a risplendere la vita di un eroe quotidiano che ha affrontato la sua personale Passione animato dalla fede. Resurrezione significa anche questo.

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