mercoledì 9 ottobre 2019
Solo nel 2018 registrati 13.000 reati di matrice neonazi, di cui 1.799 chiaramente antisemiti. Cresce l'infiltrazione nella polizia e nell'esercito.
Il killer neonazista in azione ad Halle, Germania (Ansa)

Il killer neonazista in azione ad Halle, Germania (Ansa)

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Terrore in Germania nel giorno dello Yom Kippur. Halle, nell'est del Paese, è stata teatro di un attacco di matrice antisemita contro una sinagoga e un fast food etnico che ha causato la morte di un uomo e di una donna, ma si è rischiata una strage con decine di vittime. A compiere l'assalto è stato un neonazista 27enne tedesco, Stephan Balliet, che in divisa militare verde scura e con un elmetto con mini telecamera in testa ha sparato in strada e, lanciando ordigni, ha cercato invano di fare irruzione nel tempio ebraico gremito di fedeli per la festa. (leggi la cronaca)

L'analisi

Chi c’è dietro gli attentatori della Sassonia Anhalt? Gli inquirenti tedeschi battono ogni pista. Ci sono delle analogie con altri attentati di matrice di estrema destra verificatisi negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.

Una cosa è certa: nell’anno 2019, a 30 anni dalla caduta del Muro, la Germania si trova di fronte a qualcosa di spaventoso, per troppo tempo sottovalutato: il mostro del nazismo è tornato. Lo confermano alcuni dati e numeri diffusi recentemente dal Verfassungschutz, i Servizi interni tedeschi. In Germania nel 2018 sono stati registrati 24.000 estremisti di destra, militanti che appartengono a gruppi, movimenti, partiti politici dichiaratamente neonazisti e xenofobi. La maggioranza proviene dalle Regioni orientali del Paese ma anche dai ricchi Länder dell’Ovest come Nord Reno-Westfalia, Assia e Baviera. Tra di loro almeno 12.700, praticamente un esercito, sono considerati violenti ed estremamente pericolosi.

Nel 2018, secondo dati forniti dal Bka, la polizia federale, in Germania sono stati registrati almeno 13.000 reati compiuti da estremisti di destra: la maggior parte sono violenze, aggressioni a stranieri, richiedenti asilo e avversari politici, ma anche omicidi, possesso illegale di armi, e apologia del nazismo.

Fa paura il dato relativo ai reati a sfondo antisemita: in totale nel 2018 sono stati 1.799, il 20% in più rispetto all’anno precedente. La maggior parte dei reati, il 90%, sono stati compiuti da estremisti di destra tedeschi. Alcuni mesi fa Felix Klein, l’incaricato del governo federale per la lotta all’antisemitismo, ha detto chiaramente – e sollevando non poche polemiche – in un’intervista televisiva: «Non posso raccomandare agli ebrei tedeschi di indossare la kippah (il tipico copricapo ebraico) in qualsiasi momento e in qualunque luogo della Germania».

L’estremismo di destra inoltre si sta diffondendo in maniera preoccupante anche negli apparati di sicurezza dello Stato, in particolare polizia e Bundeswehr (esercito). Quest’anno a Francoforte sul Meno e in tutto il Land dell’Assia, nel ricco Ovest del Paese, sono stati sospesi 38 poliziotti sospettati di fiancheggiare o addirittura appartenere a movimenti neonazisti.

Alcune inchieste interne alla Bundeswehr, riportate dai media tedeschi, hanno rivelato ben 431 casi accertati di apologia del nazismo. Nelle caserme dell’esercito tedesco c’erano soldati che facevano il saluto nazista o che appendevano nelle loro stanze croci celtiche ma anche scritte ed immagini che ricordavano e celebravano l’epoca nazista. Gli attentatori di ieri erano in tenuta militare, muniti di giubotti antiproiettili ed elmetti probabilmente muniti di videocamere.





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