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Il murale di Tvoby su Trump e Gaza vista come una Riviera - Ansa / Instagram Tvboy
All inclusive. Pacchetti tutto compreso per i palestinesi di Gaza che vogliano lasciare la Striscia. Sembra un tragico scherzo invece è realtà l'iniziativa annunciata dal ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. Al ministero sarà creato un nuovo direttorato incaricato di spianare la strada (dopo aver spianato le case) a quei palestinesi di Gaza che intendano lasciare «volontariamente» la Striscia, per dare applicazione al piano annunciato dal presidente americano Donald Trump di trasformare l'enclave distrutta in una "Costa Azzurra" statunitense sul Mediterraneo.
Il nuovo direttorato, informa una nota del ministero, includerà rappresentanti di diversi dicasteri e corpi della difesa. Un progetto per la futura agenzia è stato presentato a Katz dall'organismo della Difesa che coordina le attività nei Territori, il Cogat.
«Il piano include assistenza estensiva che consentirà ai residenti di Gaza che vogliano emigrare in uno Stato terzo di ricevere un supporto che include disposizioni speciali per partenze via mare, aria e terra, tra l'altro», comunica l'ufficio di Katz. Nel testo della nota, così com'è riportato dal Times of Israel, due sono le espressioni che colpiscono: «Assistenza estensiva» e «Stato terzo». La prima è stata invocata per quindici mesi e riguardava cibo, medicinali, acqua e ripari. Non certo un'assistenza di viaggio. La seconda - lo «Stato terzo», ovvero né Israele né, pare di capire, la Cisgiordania - sembra paradossalmente sottintendere il tanto esecrato, da parte di Israele, riconoscimento dello Stato palestinese.