giovedì 26 dicembre 2013
L'uomo l'ha ceduta in cambio di farina, riso e alcuni animali. Poi ha organizzato un matrimonio clandestino. La denuncia di Aihrc, associazione afghana che si batte per i diritti umani.
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La guerra e la miseria colpiscono in particolare i più piccoli. In Afghanistan una bambina di 7 anni è stata venduta dal padre a un uomo di 35 anni in cambio di alcuni animali e del cibo.L'"acquirente", ritenuto tossicodipendente, avrebbe dato al genitore 200 chili di farina, 70 di riso, due capre, un asino e altri prodotti alimentari. L'incivile baratto, riferito dall'agenzia stampa afghana Pajhwok, è stato condannato dalla Commissione indipendente afghana per i diritti umani (Aihrc), il cui responsabile ha fornito ulteriori dettagli. Il 35enne, dopo l'accordo col il padre della vittima, ha organizzato un matrimonio segreto con la bambina. In seguito però, scoperta la vicenda, è stato arrestato, ma, sottolinea il responsabile di Aihrc, l'imam che ha celebratole nozze non è stato perseguito. È stato chiesto l'invalidamento del matrimonio e se le autorità locali, della provincia di Jawzjan, non risolveranno la questione la Commissione indipendente è pronta a sollevare il caso a Kabul.
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