sabato 31 ottobre 2015
Era decollato da Sharm el-Sheikh. A bordo famiglie russe di ritorno da una vacanza. 224 morti, tra loro anche 27 bambini. Smentita rivendicazione dell'Is, ma Lufthansa e Air France modificano le rotte.
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Rientravano da una vacanza a Sharm el-Sheikh i passeggeri dell'aereo russo precipitato sabato nella penisola del Sinai con 224 persone a bordo. Tra loro c'erano anche 27 tra bambini e ragazzini e 7 membri dell'equipaggio. Nessuno è sopravvissuto. All'aeroporto pietroburghese di Pulkovo, dove l'Airbus A321 della Kogalymavia sarebbe dovuto atterrare, si susseguono scene di dolore e disperazione. La protezione civile russa ha mandato sul posto oltre 30 psicologi per assistere i familiari delle vittime. La tragedia. L'Airbus si è schiantato sabato mattina in un'area centrale della penisola del Sinai, in Egitto, dov'era in corso un'ondata di maltempo. L'aereo era decollato da Sharm-el-Sheikh ed era diretto a San Pietroburgo. Tre passeggeri a bordo erano stranieri, probabilmente ucraini, tutti gli altri a bordo erano russi. L'aereo si è spezzato in due tronconi. Sono state recuperate entrambe le scatole nere, con i dati di volo e le registrazioni dei colloqui in cabina di pilotaggio. Le ipotesi in campo. Nella penisola del Sinai sono attivi gruppi jihadisti e questo ha fatto subito pensare a un atto terroristico. Ma l'ipotesi privilegiata resterebbe quella del guasto tecnico.Il giallo sul "guasto". Prima di precipitare, l'aereo non halanciato nessun "mayday": non c'è stata richiesta di soccorso. Lo ha reso noto il ministro egiziano dell'Aviazione Civile Mohamed Hossam Kamal, secondo quanto riferisce il quotidiano statale al-Ahram. Le comunicazioni tra il velivolo e il controllo del traffico aereo egiziano erano normali e lo sono state fino a quando l'aereo improvvisamente è scomparso dal radar, ha aggiunto Kamal. Fonti di stampa avevano parlato in precedenza di una richiesta di atterraggio di emergenza e avevano detto che l'aereo aveva cambiato rotta per dirigersi al vicino aeroporto di Al Arish, a un centinaio di chilometri dal luogo dello schianto. L'aereo volava a una quota di 9.000 metri. La rivendicazione dell'Is. I jihadisti egiziani affiliati allo Stato islamico (Is) hanno rivendicato su Twitter di aver abbattuto l'aereo civile russo. "I soldati del califfato sono riusciti ad abbattere un aereo russo sul Sinai", si legge nella dichiarazione circolata sui social media. Fonti della sicurezza egiziana smentiscono però con forza l'autenticità della rivendicazione: il velivolo volava a un'altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti. Anche il ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov ha smentito categoricamente, bollandola come "non attendibile", l'ipotesi che l'aereo sia stato abbattuto "da terroristi".Lufthansa e Air France-Klm modificano le rotte. La compagnia aerea tedesca Lufthansa e l'Air France-Klm hanno deciso di non volare più sopra la penisola del Sinai fino a quando non si chiariranno le cause che hanno causato lo schianto dell'aereo russo. Un portavoce della Lufthansa ha detto: "Continueremo ad evitare la zona fino a quando non si sarà chiarito che cosa ha causato l'incidente".
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