giovedì 21 marzo 2024
Kim Jong-un ha scelto: sarà sua figlia a ereditare il potere. Restano i dubbi legati alla età. Gli esperti si interrogano: successione già stabilita o mera propaganda?
La giovanissima Kim Ju Ae in compagnia del padre Kim Jong-un

La giovanissima Kim Ju Ae in compagnia del padre Kim Jong-un - REUTERS

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Prima le apparizioni, sempre più numerose al fianco del padre. La giovanissima Kim Ju Ae “catturata” al lancio di un missile balistico intercontinentale, con tanto di abito bianco, nero e rosso abbinato ai colori del razzo. Immortalata a un’ispezione dell’arsenale nucleare nordcoreano. Ritratta alla celebrazione del 75esimo anniversario della fondazione dell’esercito ma anche ripresa in visita a un allevamento di polli. Quindi la definitiva “incoronazione”, arrivata nei giorni scorsi. Kim Ju Ae - figlia del leader nordcoreano Kim Jong-un – è stata elevata a “hyangdo”, a “guida” del Paese, formula che nella politica nordcoreana indica l’erede, la prescelta per la successione al ruolo di leader “supremo” della (martoriata) Corea del Nord. Il termine “hyangdo” ha un ruolo essenziale nel cerimoniale della famiglia Kim, da oltre 70 anni alla guida del Paese con pugno di ferro. Fu usato per Kim Jong-un, nipote del “presidente eterno” e fondatore dello Stato eremita Kim Il-sung e figlio del “caro leader” Kim Jong-un, quando cominciò ad essere associato alla figura paterna rappresentando la terza generazione della dinastia rossa. Ma c'è voluto un decennio per completare il processo di consolidamento della sua figura di successore, conclusosi a dicembre 2011 dopo l'attacco cardiaco che stroncò il “caro leader”. Secondo fonti di Seul, sempre attenta ai movimenti interni del regime di Pyongyang, la macchina della propaganda nordcoreana sta lavorando a pieno ritmo per costruire «un culto della personalità» attorno alla ragazza alla quale, per esempio, è stato già accostato l’appellativo di “Stella del mattino della Corea”.

Un'altra apparizione in pubblico di Kim Ju Ae

Un'altra apparizione in pubblico di Kim Ju Ae - REUTERS

Una fuga in avanti quella del leader nordcoreano - Kim Ju Ae ha solo dieci anni anche se la data di nascita della ragazza non è certa – che nasconde fibrillazioni e scosse telluriche all’interno dell'unica dinastia comunista ereditaria al mondo che, fino ad oggi, si è tramandata seguendo una linea di successione rigidamente maschile. Giochi di potere attraverso i quali Kim blinda se stesso. La prima “vittima” sembra essere Kim Yo Jong, sorella minore del leader, che si era ritagliata un ruolo molto aggressivo e che ora sembra “offuscata” dall’ascesa della nipote.

Le domande e le speculazioni sono molte. Perché ora? Perché la giovanissima Kim e non uno dei due fratelli? L’accelerazione sulla sua “designazione” quali effetti potrebbe avere data l’età dell’erede? E come verrà accolta, a partire dalle gerarchie militari, in una società esasperatamente maschilista? «In precedenza ero scettico sul fatto che il Nord potesse avere una leader donna, ma gradualmente la situazione è cambiata man mano che Kim Ju Ae è apparsa in sempre più eventi militari, il che è estremamente significativo», ha spiegato al sito di analisi Dw, Kim Sung Kyung, esperto di società nordcoreana e cultura presso l'Università degli studi nordcoreani di Seul. Secondo l’analista, l’investitura non può essere casuale perché «tutto quello che Kim Jong-un fa viene calcolato con molta attenzione». «Se Kim Ju Ae rimanga o meno come designata alla successione dipenderà probabilmente dalle capacità e dalle qualità che dimostrerà in futuro e dal giudizio di suo padre», ha detto a sua volta Lim Eul-chul, professore di economia e politica nordcoreana a Seul. C’è anche chi sostiene che il dittatore nordcoreano stia “usando” la figlia per ammorbidire o “ingentilire” la sua immagine e conquistare consenso. Più che una vera investitura sarebbe, insomma, un’operazione di cosmesi. Avrà successo?

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