Merz-choc: «L’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano tedesco»

di Vincenzo Savignano, Berlino
Il cancelliere tedesco alza il tiro e fa il verso all'Afd: per questo stiamo proseguendo nel nostro piano di controlli ai confini e respingimenti
October 17, 2025
Merz-choc: «L’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano tedesco»
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz al Bundestag/ REUTERS
«L’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano, per questo stiamo proseguendo nel nostro piano di controlli ai confini e respingimenti». Così il cancelliere Friedrich Merz, martedì nel corso di un incontro a Potsdam, ha risposto alla domanda di un giornalista che gli aveva chiesto un parere sulla crescente forza e avanzata nell’elettorato tedesco di Afd. Il capo del governo di Berlino ha risposto, tra le altre cose, che le precedenti carenze ed errori nella politica migratoria, che avevano anche favorito la crescita e avanzata di Afd, «ora si stanno correggendo» e che si stavano facendo progressi. Poi ha aggiunto: «Ma naturalmente, abbiamo ancora questo problema nel paesaggio urbano, ed è per questo che il ministro federale degli Interni, il cristiano-sociale Alexander Dobrindt, sta realizzando rimpatri su larga scala».
Nei giorni scorsi anche il ministro-presidente della Baviera, Markus Söder, leader dei cristiano-sociali bavaresi, si era espresso a favore di ulteriori espulsioni in Afghanistan e Siria sul quotidiano Münchner Merkur, auspicando un cambiamento «del paesaggio urbano». Le dichiarazioni dei due politici più importanti dell’Unione Cdu/Csu hanno provocato e stanno provocando discussioni politiche e mediatiche.
Ma che sta succedendo in Germania, anche a livello verbale oltre che materiale con le espulsioni a raffica di immigrati? L’opposizione, in particolare deputati dei Verdi e della sinistra radicale Die Linke, potrebbero presentare un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti al cancelliere. Sono giunte critiche anche dalle fila del partito di Merz: il sindaco della capitale Berlino, il cristiano-democratico Kai Wegner, ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Merz e Söder «Berlino è una città eterogenea, internazionale e cosmopolita. Questo si rifletterà sempre nel paesaggio urbano», ha sottolineato il Bürgermeister di Berlino, aggiungendo: «in città c'è un problema di violenza, spazzatura e criminalità. Ma non si può imputare tutto questo alla nazionalità dei cittadini«. Nel partito del sindaco Wenger e del cancelliere Merz intanto prosegue la discussione interna su possibili aperture o collaborazioni politiche con la destra ultranazionalista di Afd. Diversi politici cristiano-democratici nei länder orientali, dove Afd nei sondaggi si avvicina al 40% delle preferenze, non possono più escludere l’ipotesi di collaborazione al livello locale, comunale e regionale. 
Si sono espressi a favore di una moderata apertura ad Afd su determinati temi due ex figure di spicco dell’Unione Cdu/Csu, l’ex segretario generale della Cdu Peter Tauber e l’ex ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg. Il cancelliere Merz continua a negare pubblicamente ogni forma di collaborazione, «ma martedì scorso a Potsdam sembrava di ascoltare un politico di Afd», ha attaccato il quotidiano progressista di sinistra di Berlino Taz.

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