Lo shutdown di Trump azzoppa i democratici
di Elena Molinari, New York
Il presidente sembra non aver fretta di far approvare la legge di bilancio, bocciata per l'ottava volta dal Senato, perché la serrata sta penalizzando soprattutto le città-santuario per i migranti.

Dopo due settimane di shutdown governativo — la serrata delle funzioni non essenziali della macchina federale Usa per via dell’assenza di una nuova legge di bilancio — Donald Trump non sembra di fretta a spingere i repubblicani in Congresso al compromesso con i democratici. Dall'inizio della chiusura, infatti, la sua Amministrazione ha congelato o cancellato quasi 28 miliardi di dollari che erano stati riservati a più di 200 progetti situati principalmente in città, distretti congressuali e Stati guidati dai democratici. E ieri il senato ha bocciato per l'ottava volta la legge di bilancio presentata dai repubblicani.
Stando ad analisi copiate da varie media americani, il presidente statunitense sta usando lo shutdown per danneggiare l’opposizione. I progetti, secondo il New York Times, includono nuovi investimenti in energia pulita, ammodernamenti della rete elettrica e riparazioni alle infrastrutture di trasporto in roccaforti democratiche come New York e la California.
Intanto, stando al Washington Post, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani ha chiuso cinque dei suoi 10 uffici regionali, tutti in Stati che hanno votato per Kamala Harris lo scorso novembre. La Casa Bianca ha anche cercato di bloccare i progetti energetici al largo delle coste di Connecticut, Maryland, Massachusetts e Rhode Island, a maggioranza democratica. Ma un progetto eolico al largo della Virginia, governato da un repubblicano, non è messo in discussione.
La Casa Bianca afferma che tutte queste decisioni sono frutto di un calcolo su ciò che è meglio per il Paese. Ma lo stesso Trump ha spesso dichiarato la sua intenzione di infliggere danni a luoghi che il presidente considera politicamente ostili. Trump inoltre da sempre critica con forza le "città santuario", come New York, Chicago e San Francisco, che limitano la cooperazione con le autorità dell'immigrazione, rifiutandosi di compiere arresti, e citandole in giudizio.
E il primo ottobre, il primo giorno di chiusura, l'Amministrazione ha annunciato la sospensione di 18 miliardi di dollari di fondi per due progetti infrastrutturali a New York. Il giorno seguente, la Casa Bianca ha cancellato 7,6 miliardi di dollari di sovvenzioni per progetti di energia pulita in 16 Stati, tutti andati a Harris alle ultime presidenziali. Il taglio successivo sono stati 2,1 miliardi di dollari per progetti a Chicago.
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