La nuova Flotilla è già stata fermata da Israele. E tra gli arrestati ci sono altri 10 italiani
«Nove le barche intercettate: tutti verranno espulsi». A bordo 150 persone in prevalenza personale sanitario con una carico di farmaci, tra loro un medico di Rovereto

Israele ha attaccato un altro convoglio di nove imbarcazioni dirette a Gaza. La missione di Freedom Flotilla Coalition (Ffc) si è fermata a 120 miglia nautiche da Gaza. Lo aveva anticipato all'alba un comunicato della rete internazionale di gruppi di attivisti pro-palestinesi che organizza spedizioni marittime civili per rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia e consegnare aiuti umanitari, segnalando che tre delle nove barche in rotta verso la Striscia - Sunbirds, Alaa Al-Najajr e Anas Al-Sharif – erano state «intercettate e attaccate illegalmente dai militari israeliani». Il blocco è stato più tardi confermato dalle stesse autorità israeliane precisando che sono state fermate «tutte le nove imbarcazioni« e che gli attivisti, «sani, salvi e in buona salute», verranno «espulsi tempestivamente». «Un altro vano tentativo di violare il blocco navale legale ed entrare in una zona di combattimento - si legge sull'account X del Ministero degli Esteri dello Stato ebraico - si è concluso in un nulla di fatto».
Il caso arriva sei giorni dopo l’abbordaggio delle 40 barche della Global Sumud Flotilla, a cui avevano partecipato anche 46 italiani (tra cui 4 parlamentari), conclusosi con l’arresto di più di 450 attivisti. Sei di questi sono ancora detenuti nella prigione israeliana di Ketziot, tra cui la spagnola Reyes Rigo. In carcere, anche tre norvegesi e due marocchini.
La Freedom Flotilla Coalition, a cui si sono aggiunti volontari di Thousand Madleens, ha coinvolto nella missione circa 150 persone tra medici, giornalisti e attivisti provenienti da 30 Paesi diversi. «Trasportiamo aiuti vitali per un valore di oltre 110.000 dollari in medicinali, dispositivi respiratori e forniture alimentari, destinati agli ospedali di Gaza«, precisava il comunicato, aggiungendo: «non ci fermeremo mai».
La telecamera posta sull'albero di una delle imbarcazioni ha anche trasmesso in diretta streaming il momento in cui è scattata la sirena di segnalazione dell'abbordaggio e l'assalto dei militari israeliani che hanno preso il controllo dello scafo e fermato l'equipaggio. Nelle immagini un soldato che si è arrampicato sull'albero di maestra e l'ha distrutta col calcio del mitra.
Secondo i media di Tel Aviv, in 150 attivisti della spedizione sono stati arrestati. Tra questi ci sarebbero dieci italiani. «A loro - assicura poi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - verrà prestata tutta l'assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino al momento dell'espulsione. Al lavoro anche l'Unità di crisi della Farnesina».
Sui social è rimbalzato anche il video di un medico di Rovereto. «Mi chiamo Riccardo Corradini ho 31 anni e sono un medico e cittadino italiano: se state vedendo questo video vuol dire che la nave su cui stavo navigando, la Conscience appartenente alla Freedom Flotilla Coalition, è stata intercettata e sono stato rapito e portato illegalmente in Israele. Chiedo urgentemente a tutte le persone di fare pressioni sul governo e sull’ambasciata italiana in Israele affinché rilascino i miei compagni di viaggio e me il più presto possibile». Nel 2019 Corradini fu il primo studente occidentale in assoluto a frequentare l’Erasmus di 6 mesi alla Islamic University prestando servizio negli ospedali di Gaza City. L’esperienza gli ispirò la tesi di laurea, il pluripremiato docu-film Erasmus in Gaza.
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