Kirkuk, la città cuore petrolifero dell'Iraq

October 20, 2016
Kirkuk, la città cuore petrolifero dell'Iraq
Kirkuk
, 250 km a nord-est di Baghdad, è una delle più importanti città dell'Iraq. 
Cuore petrolifero dal Paese
, da secoli è al centro di interessi politici ed economici tra Medio Oriente, Asia Centrale e Golfo.
Kirkuk ha una storia di convivenza
tra le principali comunità etniche e religiose dell'area:
arabi, curdi, turcomanni, musulmani e cristiani
si sono spartiti da secoli l'influenza della città. Oggi Kirkuk è quasi del tutto
controllata dalle forze curdo-irachene
e il governo della regione autonoma del Kurdistan, con base a
Erbil
, poco più a nord, ha più volte esplicitamente affermato di considerare la città dentro i "confini naturali" del Kurdistan iracheno. Un'affermazione contestata non solo dal governo federale di
Baghdad
ma anche da altre forti entità locali, come la comunità turcomanna e altre comunità arabe, ostili all'espansionismo curdo. Tra queste ci sono le comunità arabo-musulmane delle zone rurali a sud-ovest di Kirkuk che
nel 2014
hanno accolto
l'avvento del Daesh 
come un elemento per contrastare sia la crescente influenza curda sia i tentativi di Baghdad di imporre un controllo sulla città petrolifera. Durante l'era del deposto e defunto presidente iracheno
Saddam Hussein
l'area era stata sottoposta a un processo di "arabizzazione" forzata, come molte altre aree miste dell'Iraq.Dal 2003 in poi lo stato di Kirkuk è stato al centro di dispute ma nel 2014, con l'avvento del Daesh e il conseguente avvio della "lotta al terrorismo", i curdi di Erbil si sono impadroniti di fatto di tutta la zona urbana e dei siti petroliferi più importanti.

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