Imposto il braccialetto elettronico all'ex presidente Bolsonaro
di Redazione
Pugno di ferro della Corte Suprema: in casa tra le 19 di sera e le 7 del mattino e non potrà più usare i social network o mantenere contatti con co-indagati e diplomatici stranieri. Trump gli scri

L'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro dovrà indossare un braccialetto elettronico e rimanere in casa tra le 19 di sera e le 7 del mattino, e non potrà più usare i social network o mantenere contatti con co-indagati e diplomatici stranieri. Sono queste le principali misure cautelari disposte contro il leader di estrema destra dalla Corte Suprema, che ha notificato la decisione nel corso di un'operazione della polizia federale - ancora in corso - presso la sua residenza di Brasilia e il suo ufficio. L'ex capo dello Stato è sotto processo all'Alta Corte per un tentativo di colpo di stato nel 2022. All'ex presidente è stato inoltre vietato di avvicinarsi alle ambasciate.
Dopo circa due ore di perquisizioni presso l'abitazione di Bolsonaro nel quartiere Giardino Botanico a Brasilia, gli agenti della polizia federale sono andata via portando con sé diversi faldoni di documenti. Secondo la ricostruzione di Cnn Brasil, gli investigatori avrebbero sequestrato anche 10mila dollari in contanti.
Il presidente viene è stato poi trasferito nella sede della polizia dove sarà fissato il braccialetto elettronico. In una nota diffusa alla stampa la difesa di Bolsonaro ha riferito di aver appreso con "sorpresa a indignazione" della notizia dell'imposizione di gravi misure cautelari contro il proprio cliente che "ha sempre rispettato le decisioni della giustizia". Dalla scorsa settimana, il Brasile è stato oggetto di ripetuti attacchi da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha annunciato un aumento dei dazi del 50% sui prodotti brasiliani a partire dal primo agosto, citando come motivazione una presunta "caccia alle streghe" contro l'ex leader, che rischia oltre 40 anni di carcere in caso di condanna. Bolsonaro ha detto che la sua intenzione di recarsi all'ambasciata Usa era proprio dovuta alla volontà di discutere la questione con l'incaricato d'affari. Nessun piano di fuga, dunque. «Se avessi ancora il passaporto avrei chiesto un faccia a faccia con Trump», ha aggiunto.
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha risposto con fermezza: "Il Brasile è sempre stato aperto al dialogo", ha detto, aggiungendo che quanto deciso da Trump è "un tentativo di colpo di Stato nel 2022.
Poche ore prima il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva pubblicato sulla sua piattaforma social Truth una lettera all'ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, affermando che il politico è bersaglio di "attacchi" da parte di un "sistema ingiusto". "Questo processo deve interrompersi immediatamente", ha aggiunto, riferendosi alla causa in cui Bolsonaro è imputato presso la Corte suprema per presunta partecipazione ad un tentativo di golpe. Trump prosegue la missiva sostenendo di essere "molto preoccupato" per gli attacchi alla libertà di espressione "sia in Brasile sia negli Stati Uniti" che presumibilmente provengono "dall'attuale amministrazione".
Nella lettera, Trump ha infine espresso la sua "sincera speranza" che il Brasile "smetta di attaccare gli oppositori politici" e "metta fine al suo ridicolo regime di censura". "Vi terrò d'occhio", ha concluso.
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