Il “messaggero del Cremlino” Max è il regno della truffa

I criminali utilizzano la app "ufficiale", montata per legge su tutti i nuovi cellulari, per attirare le vittime e catturare dati. Cresce il caos e l'imbarazzo del regime
September 12, 2025
Il “messaggero del Cremlino” Max è il regno della truffa
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Da alternativa all’americana Whatsapp a paradiso delle truffe. Max, l’app di messaggistica fortemente voluta e sostenuta dal Cremlino, si trova al centro delle polemiche dopo meno di due settimane dal suo lancio ufficiale. A rivelarlo è il quotidiano economico Kommersant, secondo il quale la piattaforma sarebbe piena di truffatori che offrono denaro agli utenti, in cambio dell’accesso ai loro profili, entrando così in possesso dei loro dati e dei loro contatti.
Non solo. Secondo Kommersant, ogni giorno compaiono fino a 1.000 inserzioni su forum del darknet e canali Telegram che offrono tra i 10 e i 250 dollari per l’accesso temporaneo ad account Max. I truffatori utilizzano account legittimi per aggirare i filtri antispam e indurre le vittime a trasferire denaro o a rivelare informazioni finanziarie. Sempre secondo il quotidiano, Max sta diventando sempre più utilizzato anche nelle chiamate fraudolente. Si calcola infatti che il 9% delle telefonate tanto detestate da chi le riceve partano dalla app tanto cara al Cremlino. Una percentuale che, secondo gli analisti citati da Kommersant, potrebbe più che raddoppiare entro la fine del 2025.
Nata a marzo, dallo scorso 1° settembre Max è installato di default sugli smartphone prodotti in Russia ed è stata promossa dalle autorità come piattaforma sicura per scuole, università e agenzie governative, praticamente obbligate a utilizzarla. Per incentivarne l’utilizzo da parte dei giovani, il Cremlino ha utilizzato anche cantanti e influencer come testimonial. L’obiettivo era mostrare come Max fosse utile anche per entrare in contatto con la burocrazia per pagare le tasse, richiedere documenti etc.
Una piattaforma che doveva garantire sicurezza ed efficienza, ma che sta creando un po’ di problemi alle autorità. Per ironia della sorte, lo stesso giorno del suo lancio ufficiale è entrata in vigore una legge che punisce il trasferimento di account di messaggistica, social media e giochi, così come delle SIM, con pene fino a due anni di carcere nei casi legati a frodi.
Gli sviluppatori minimizzano, spiegando che l’affitto di account resta un problema circoscritto e che hanno avviato una collaborazione con Sberbank e Kaspersky Lab per rafforzare la sicurezza.

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