I vescovi del Mali annullano il pellegrinaggio nazionale a Kita
di Redazione
L'assedio dei jihadisti alla capitale, con la mancanza di carburante Bamako ha costretto la Conferenza episcopale a bloccare gli spostamenti
La Conferenza episcopale del Mali ha annunciato di aver deciso l'annullamento del 54esimo pellegrinaggio nazionale a Kita a causa delle difficoltà di trasporto e mancanza di carburante, provocate dal blocco imposto dai jihadisti del Jnim attorno alla capitale Bamako. "Cari fratelli e sorelle, come ogni anno la nostra Chiesa si prepara con fervore a vivere il pellegrinaggio nazionale al santuario mariano di Kita, momento privilegiato di fede, di comunione fraterna e di offerta di preghiera per il nostro Paese" si legge nel comunicato, riportato dall'agenzia Fides, firmato da monsignor Jonas Dembelé, Vescovo di Kayes, Presidente della Conferenza Episcopale del Mali. "Tuttavia, di fronte alla circostanze attuali della nostra nazione, in particolare le difficoltà legate agli spostamenti dei pellegrini, provocate dalla mancanza di forniture regolari di carburante, dopo un'attenta riflessione, i vescovi hanno deciso di annullare il pellegrinaggio nazionale del 2025". Questa decisione, prosegue monsignor Dembelé, frutto della preghiera e del senso di responsabilità, "esprime la preoccupazione pastorale dei Vescovi per il bene di tutto il popolo di Dio".
La Conferenza episcopale invita comunque i fedeli "a vivere un tempo di preghiera e di comunione spirituale insieme alla Vergine Maria, Nostra Signore del Mali, nel periodo previsto del pellegrinaggio", auspicando che "la preghiera fervente di ciascuno sia un'intercessione per la pace, la coesione e la prosperità del nostro Paese".
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