Attacchi dei ribelli nell'est del Congo: altri centomila sfollati
di Redazione
I miliziani M23 hanno conquistato la città di Nyanzale, costringendo alla fuga gli abitanti. Quindici civili, tra cui bambini, sono stati uccisi lunedì dai bombardamenti sul centro del Nord Kivu

Il silenzio regna sovrano su un'altra guerra dimenticata, quella che da decenni e a "bassa intensità" si consuma nelle foreste dell'est del Congo. "Oltre 100.000 persone" sono state sfollate nella regione orientale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) dopo due giorni di combattimenti e la conquista della città di Nyanzale da parte del gruppo armato filo-ruandese M23: lo ha dichiarato l'Ufficio per gli affari umanitari dell'Onu (Ocha).
Situata a circa 70 chilometri a nord di Goma, capoluogo del Nord Kivu, Nyanzale ospitava 80.000 abitanti: decine di migliaia di persone sono state sfollate a causa degli scontri precedenti. All'inizio della settimana i ribelli del M23 hanno lanciato un'offensiva contro diverse località estendendo la loro mira a nord, nei territori di Rutshuru e Masisi. Almeno 15 civili, tra cui bambini, sono stati uccisi lunedì a Nyanzale in bombardamenti su aree abitate, secondo fonti mediche e testimoni contattati telefonicamente.

Un rapporto interno della missione dell'Onu in Congo, Monusco, ha accusato il gruppo armato M23 di aver "sparato colpi di mortaio contro il campo di identificazione (per sfollati) di Kihondo (a 3 chilometri da Nyanzale), ferendo 12 civili, cinque dei quali sono morti per le ferite". M23 avrebbe anche "sparato sei colpi di mortaio" vicino a una base dell'Onu "ferendo un altro civile", si aggiunge nel rapporto. Il gruppo armato M23 (Marzo 23, con infiltrazioni jihadiste subito dimenticate per servire i nuovo "padroni" d'oltre confine) ha ripreso le armi alla fine del 2021 e si è impadronito di ampie zone del Nord Kivu, tagliando all'inizio di febbraio tutte le vie di accesso terrestri a Goma, ad eccezione del confine con il Ruanda, via di fuga utilizzata spesso dai miliziani fedeli a Kigali per ripararsi dagli inseguimenti dell'esercito di Kinshasa. Alla fine del 2023, l'Onu ha stimato quasi sette milioni sfollati nella Rdc, di cui 2,5 milioni nella sola provincia del Nord Kivu.
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