martedì 2 novembre 2021
Karine Elharrar, affetta da distrofia muscolare, si muove con la sedia a rotelle: aveva tentato di accedere, ma nessun ingresso era adatto. Oggi gli organizzatori hanno predisposto una rampa
La ministra israeliana dell'Energia Karine Elharrar

La ministra israeliana dell'Energia Karine Elharrar - Wikipedia Commons

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«È triste che le Nazioni Unite, che promuovono l'accessibilità per le persone con disabilità, nel 2021 non forniscano l'accessibilità ai loro eventi». Lo ha scritto, lunedì, sul suo account Twitter, la ministra dell’Energia israeliana Karine Elharrar, che, dopo aver viaggiato da Tel Aviv a Glasgow per partecipare alla Cop26, non era riuscita partecipare alla prima giornata della Conferenza. Affetta da distrofia muscolare, per spostarsi utilizza una sedia a rotelle e un veicolo speciale per disabili. E per raggiungere l’area di raccolta del meeting, le uniche opzioni erano camminare o salire su una navetta non adatta per una sedia a rotelle. Elharrar era stata accompagnata a molti ingressi, aveva fatto tentativi per due ore, ma niente. «Spero che si traggano le lezioni necessarie, e che domani io possa occuparmi della promozione delle energie verdi, dell’abbattimento delle barriere e dell’efficienza energetica», aveva concluso.

La “lezione” (decisamente una figuraccia imbarazzante per gli organizzatori della Cop) è stata evidentemente imparata: Karine Elharrar ha potuto prendere parte alla Conferenza, entrando nell'edificio attraverso una rampa che è stata opportunamente predisposta.

Lunedì, subito dopo l'incidente, il primo ministro israeliano Naftali Bennett aveva chiamato Elharrar e, definendo inaccettabile quanto accaduto, si era attivato per assicurarsi che la ministra potesse partecipare alla conferenza, utilizzando il veicolo con cui si sposta. Il ministro degli Esteri e premier a rotazione Yair Lapid aveva contattato gli organizzatori della Cop26 – che, peraltro, hanno ricevuto e stanno ricevendo molte critiche per le lunghe file agli ingressi e la confusione generale - sottolineando che «è impossibile preoccuparsi del futuro, del clima e della sostenibilità se prima non ci prendiamo cura degli esseri umani, dell'accessibilità e delle disabilità».

L'ambasciatore britannico in Israele, Neil Wigan, si è scusato per l'incidente. «Mi scuso profondamente e sinceramente con la ministra - ha scritto su Twitter -. Vogliamo un vertice della Cop che sia accogliente e inclusivo per tutti».

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