Cammino, ascolto, preghiera: a Milano per i ragazzi torna la Notte dei Santi
di Matteo Liut
Non è un'alternativa ad Halloween ma una proposta per riscoprire il messaggio positivo che il Vangelo porta con sé sulla morte, sull'aldilà e sul senso della vita. La diocesi di Milano propone ai ragazzi per il decimo anno di ritrovarsi assieme la sera del 31 ottobre

Non immagini di paura e di tenebra per la sera del 31 ottobre, vigilia di Tutti i Santi, ma un momento per riscoprire un senso di "vita piena" e di luce: è la proposta che la diocesi di Milano offre ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni ormai da dieci anni con la "Notte dei Santi". E anche quest'anno oltre duemila adolescenti si preparano a vivere questo appuntamento come un percorso che li invita a trasformare il mondo, seguendo anche l'esempio dei giovani santi, come Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. L'obiettivo della veglia è duplice: avvicinare i giovani a questa festività cristiana tradizionale e aiutarli a coglierne il significato più profondo nelle sue dimensioni battesimale, ecclesiale e di impegno sociale. L'iniziativa, infatti, offre una visione alternativa a quelle associate ad altre tradizioni, come ad esempio Halloween, spesso caratterizzate da una visione negativa della morte e quindi anche del senso della vita. Come spiega don Stefano Guidi, direttore della Fom (Fondazione Oratori Milanesi), «il messaggio fondamentale che la Notte dei Santi intende veicolare è legato a una visione cristiana dell'aldilà, una visione di luce, di vita piena, non di vita negata (o di paura, oppressione, buio, tenebre). Il messaggio che si vuole trasmettere è "estremamente positivo" e veramente rivoluzionario - aggiunge il sacerdote -. L'intenzione è quella di aiutare i giovani ad approfondire la fede cristiana, che è un annuncio di vita anche di fronte alla morte, vista come "vita donata", un'opportunità di rinascita e fioritura». La fede cristiana, infatti, annuncia che la vita è un dono di Dio che non ha fine, nota don Guidi, che ricorda come in realtà «non siamo condannati a morte ma siamo destinati alla vita».
Come si Svolgerà l'Evento: "Fatti Avanti!"
La Notte dei Santi si ispira al tema dell'anno oratoriano 2025-2026, intitolato "Fatti avanti". L'invito rivolto agli adolescenti è quello di mettersi in gioco attivamente per trasformare i loro ambienti di vita grazie alla loro originalità. L'evento si snoderà in due tappe principali, concentrate nel cuore di Milano: la prima sarà attorno al Duomo e vedrà i gruppi affrontare una serie di prove concepite per attivare la riflessione sul valore dell'ascolto, dell'incontro con l'altro e sull'importanza di dare testimonianza del proprio stile di vita nel mondo. I percorsi si avvieranno ogni 20 minuti, con il primo gruppo in partenza dalle 18. La seconda parte sarà dentro al Duomo, dove i gruppi entreranno per incontrare uno dei vescovi ausiliari della diocesi che si alterneranno durante la serata. La seconda tappa in Duomo inizierà per i primi gruppi dalle 19. Il momento culminante sarà il rinnovo della professione di fede, considerata la condizione essenziale per vivere da santi e rispondere all'appello "Fatti avanti!", come sottolinea ancora don Guidi. Gli ultimi gruppi partiranno alle 20.30 e completeranno il percorso intorno alle 22.30. Per partecipare è possibile iscriversi online tramite un modulo raggiungibile dal sito della Fondazione oratori milanesi.
L'Eternità e il Senso della Vita per i Giovani
«Proporre il tema dell'eternità ai giovani di oggi è non solo possibile ma necessario - riflette ancora don Guidi soffermandosi sul senso della festa di Tutti i Santi -. Anche loro, infatti, pur sentendo la morte come lontana, coltivano una ricerca drammatica urgente di eternità, che si manifesta come una profonda ricerca di senso della vita. Questo desiderio di vita vera, di vita piena è ciò che fornisce una ragione forte per affrontare le difficoltà, le ingiustizie e le problematiche che la vita presenta». E la visione offerta dalla Notte dei Santi indica ai giovani «una prospettiva radicalmente diversa rispetto all'idea che l'innovazione tecnologica possa semplicemente prolungare la vita umana all'infinito. L'eternità, infatti, per la visione cristiana, non è un dato meramente quantitativo o cronologico. Essa nasce dall'incontro con la verità della vita, che per i credenti è Gesù Cristo». Questa proposta trova testimoni eccezionali nei santi giovani, come Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, chiosa don Guidi, che aggiunge: «Il messaggio lasciato da questi due amici di Gesù, vissuti in epoche diverse, è potentissimo: non due giovani che hanno mortificato la loro condizione ma che hanno intuito come proprio l'essere giovani ci consente di entrare nella realtà con un'energia che ha la forza di trasformarla. Ci ricordano che l'essere giovani è una condizione particolarmente favorevole per accogliere il mistero di Dio e per mettersi a servizio del Regno, portando giustizia, pace, amore e riconciliazione nel mondo. Questi santi - conclude il sacerdote milanese - dimostrano che la giovinezza va vissuta fino in fondo, non repressa, ma come una grande opportunità di servizio».
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