mercoledì 21 aprile 2021
Non c'è solo Amartya Sen: un gruppo di economisti indiani da decenni analizza con spirito critico i principi della teoria economica dominante. Sotto il segno di Asoka
Amartya Sen, premio Nobel per l'Economia nel 1998, il più celebre degli studiosi indiani che criticano la teoria economica dominante. Qui in una foto del 2015

Amartya Sen, premio Nobel per l'Economia nel 1998, il più celebre degli studiosi indiani che criticano la teoria economica dominante. Qui in una foto del 2015 - Ansa

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Sotto il segno di Asoka. Il più celebre tra i raja, dopo ventitré secoli, continua a ispirare la sua gente. Lo conferma il Tiranga, il tricolore indiano, al cui centro campeggia la ruota che reca il nome del sovrano della dinastia Mauryan. A lui risale la prima riforma del sistema giudiziario dell’India guidata dai principi buddhisti di compassione, moderazione ed equità. «Quello che io mi sforzo di fare – ammonisce Asoka in un suo editto – è assolvere il debito che ho verso le creature: agire perché esse siano felici in questo mondo e possano nell’altro attingere i cieli... Tutti gli uomini sono miei figli; e come per tutti i miei figli desidero che ognuno di loro abbondi di benessere e felicità».

Parole antiche ma sottratte alla ruota del tempo. Da esse è informato il pensiero di un gruppo di economisti indiani che da alcuni decenni sottopone a critica i principi della teoria economica dominante. Sono gli eredi de L’altra India (Mondadori), come la definisce il più famoso di questi studiosi di economia, Amartya Sen. Non l’India eterna dei guru, degli yogin e delle asram, dunque, ma l’India dei matematici, degli economisti e degli scettici.

Questi moderni economisti venuti da Oriente non si riconoscono in una scuola ma la loro ricerca riverbera uno stile di pensiero condiviso, attento al tutto e meno alle parti. Non a caso mettono al cuore della riflessione economica lo sviluppo della persona, il suo stare al mondo e il mondo stesso e non solo la capacità di spesa. Di molti di essi il nome suona esotico, Abhijit Banerjee, peraltro Nobel dell’economia del 2019 con la moglie Esther Duflo, Gita Gopinath, Mihir S. Sharma e tanti altri, ma tutti sono in prima linea per ridefinire i contorni teorici dell’economia.

L'articolo completo di Vittorio Pelligra sul numero 4 di L'economia civile del 21 aprile

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