
Tra le buone pratiche che caratterizzano la vita accademica di una università che intenda distinguersi per la promozione dei principi civili ispirati alla Dottrina sociale della Chiesa, non possiamo non considerare il tema dell’impatto che le virtù producono nella vita quotidiana degli studenti e dei docenti. È questo un punto cruciale sul quale crediamo sia indispensabile interrogarsi per rispondere in maniera coerente e originale alle grandi sfide che interessano quella che da qualche anno è chiamata “emergenza educativa”. Su questo tema, la Busch School of Business della Catholic University of America è impegnata in un ambizioso progetto promosso dalla Educating Character Initiative, il programma educativo della Wake Forest University, che mira a favorire la consapevolezza di quanto sia importante diffondere il tema delle virtù tra le nuove generazioni e quanto tale diffusione possa aiutare le relazioni all’interno della stessa comunità accademica e tra le differenti istituzioni universitarie.
Alla base di una tale buona pratica, afferma Peter K. Kilpatrick, presidente della Catholic University of America, abbiamo l’idea, maturata in seno alla stessa Dottrina sociale della Chiesa, che «la virtù e la formazione del carattere sono fondamentali per il dialogo tra fede e ragione e, quindi, per la nostra comunità accademica». In tal senso, il programma prevede l’organizzazione di una serie di corsi integrativi e di attività che riguarderanno la vita all’interno del campus, con la prospettiva di offrire conoscenze teoriche e competenze pratiche che possano essere utili alla vita quotidiana degli studenti che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro. Nel caso del progetto che qui presentiamo, la Catholic University of America si inserisce nel programma della Educating Character Initiative, integrando i corsi già esistenti e attraverso l’attivazione di nuovi corsi e insegnamenti.
Inoltre, l'Università creerà anche un catalogo online di risorse da utilizzare da parte dell’intera comunità accademica e renderà i materiali accessibili ad altre università, di qualsiasi orientamento, confessionale e non. Attualmente, tutti gli studenti della Catholic University of America frequentano alcuni insegnamenti di filosofia e di teologia. Anche i corsi di laurea in economia, psicologia, infermieristica e in altri settori incorporano insegnamenti orientati alla pratica delle virtù e tra gli esempi vi sono la “cura del carattere”, il “diario delle virtù” e le riflessioni sulle “esperienze di assistenza clinica ai pazienti”.
Queste e altre pratiche saranno incorporate negli attuali corsi e in quelli nuovi che saranno istituiti, rivolti a tutti gli studenti universitari. Come afferma il professor Andrew Abela, responsabile del progetto e preside della Busch School of Business, autore del volume Super Habits. The Universal System for a Successful Life, la cui edizione italiana è in corso di stampa per i tipi di Rubbettino, «siamo entusiasti di formalizzare ed espandere il nostro lavoro sulla formazione degli studenti alla virtù a tutta la popolazione universitaria dell'Università Cattolica, in un modo che potrà essere ulteriormente condiviso in tutta l'istruzione superiore».
L’idea che muove gli attori di tale programma educativo, che poi rappresenta anche il cuore del volume di Abela, è che ciascuna persona è in grado di educare una serie di abitudini mentali, le cui funzioni possono essere apprese e rinforzate come qualsiasi muscolo del nostro corpo. Sono le abitudini, non ancora interiorizzate come lo sono appunto le virtù, che consentono di gestire i propri pensieri, le emozioni, le azioni e i sentimenti, al punto che se le impari e maturano in te, afferma Abela, «invece di gattonare per tutta la vita, sarai in grado di camminare, e poi potrai anche correre». Per avere un’idea dell’impatto civile che un simile approccio educativo ha sulla vita lavorativa, si pensi a come le società di consulenza, le principali università e le organizzazioni aziendali stiano iniziando a prestare attenzioni a tali aspetti del vivere quotidiano.
Sono quelle “capacità” fondamentali”, anche dette “competenze durature”, essenziali a migliorare non solo la produttività del lavoro, ma a rendere più decenti e umane le relazioni in tutti gli ambiti nei quali si svolge la vita delle persone. Si tratta di un tema estremamente importante e che investe il futuro delle nostre società democratiche e liberali, che intendano proseguire il loro cammino sul terreno della democrazia e del liberalismo e non cadere vittime delle sempre più aggressive democrazie illiberali, senza d’altro canto rinunciare a ideali forti e rassegnarsi alle passioni fredde. Come ci ha insegnato Alexis de Tocqueville, le virtù praticate dall’homo democraticus sono quelle ordinarie degli uomini comuni, sono le abitudini apprese, praticate, allenate e interiorizzate, al punto da agire in maniera virtuosa, senza neppure accorgersi di esserlo ed è qui che risiede il segreto di una società libera e virtuosa.