Reuters
Catl e Stellantis costruiranno una fabbrica di batterie al litio da 4,1 miliardi di euro in Spagna, espandendo la presenza manifatturiera della Cina sul suolo europeo e rafforzando il passaggio della casa automobilistica italo-francese ai veicoli elettrici. L’avvio della produzione dello stabilimento di Saragozza, nel Nord-est della Spagna, è previsto per la fine del 2026, nell’ambito di una joint venture al 50% tra il più grande produttore di batterie al mondo e la quarta casa automobilistica, proprietaria dei marchi Peugeot, Jeep e Fiat.
L’Europa aveva cercato di ridurre la sua dipendenza dalle batterie cinesi investendo nello sviluppo della tecnologia, ma questi sforzi sono stati vani dopo che la sua più grande speranza in fatto di batterie, l’azienda svedese Northvolt, ha presentato nelle scorse settimane istanza di fallimento istanza di protezione fallimentare ai sensi del Capitolo 11 degli Stati Uniti.
Ora il progetto spagnolo, assieme al gruppo Catl, «dimostra il forte impegno di Stellantis per l’elettrificazione in Europa e integra quello della gigafactory di Acc, che Stellantis ha co-fondato e sostiene fin dal suo inizio nel 2020» si legge in una nota stampa.
Se le batterie prodotte a Saragozza saranno per auto di piccole dimensione; al contrario quelle per veicoli di grandi dimensioni dovrebbero essere prodotte nell’altro impianto, che è in fase di sviluppo, a Termoli in Italia, grazie alla joint venture Acc (Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies). E sul quale si attende ancora chiarezza: dopo l’annuncio di Stellantis dell’investimento in Spagna, considerato «in contrasto con le motivazioni addotte al MiMit rispetto allo stop dell'investimento sulla gigafactory di Termoli. Chiediamo a Stellantis e Acc di rimuovere lo stop sull'importante investimento della gigafactory molisana - ha osservato il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano - senza la quale non c'è sicurezza occupazionale per il plant di Termoli, ma tutti gli stabilimenti italiani perdono capacità competitiva sulle future auto elettriche prodotte nel nostro Paese».
Da Acc hanno fatto sapere che i piani per le Gigafactory verranno confermati solo nel corso del primo semestre 2025. Acc «sta valutando una potenziale diversificazione del portafoglio chimico per consolidare la propria leadership nella chimica per l'energia media/alta». Inoltre, in questa fase Acc è concentrata «sull’ulteriore miglioramento delle operazioni di produzione e sull'ottimizzazione dei costi presso la sua Gigafactory di Billy-Berclau/Douvrin». Ma la Fim Cisl ha sollecitato anche il governo
«ci indichi quali strategie e quali investimenti intende mettere in campo per il settore, la Spagna ha recentemente aggiornato con importanti risorse economiche il Piano nazionale integrato di energia e clima (Pniec) 2021-2023 con l'obiettivo di arrivare arrivare a 5,5 milioni di auto elettriche e all'81% di elettricità rinnovabile» ha concluso il segretario Uliano.
Tornando ai dettagli sulla gigafactory in Spagna, essa potrebbe raggiungere una capacità di 50 GWh, a seconda dell’evoluzione del mercato elettrico in Europa e del sostegno delle autorità in Spagna e dell'Unione Europea. La joint venture al 50% tra Catl e Stellantis potenzierà l’offerta di batterie al litio ferro fosfato (Lfp) di Stellantis, consentendo alla casa automobilistica di offrire autovetture, crossover e suv elettrici a batteria di qualità superiore, durevoli e convenienti nei segmenti B e C con autonomie intermedie.
Nel novembre 2023, Stellantis e Catl avevano firmato un Memorandum of Understanding (MoU) non vincolante per la fornitura locale di celle e moduli di batterie Lfp per la produzione di veicoli elettrici in Europa. «Stellantis si impegna per raggiungere un futuro decarbonizzato attraverso l'utilizzo di tutte le tecnologie avanzate di batterie disponibili, in modo da offrire ai nostri clienti prodotti competitivi per i veicoli elettrici» ha spiegato il presidente di Stellantis John Elkann. «Questa importante joint venture con Catl permetterà di produrre batterie innovative in uno stabilimento già leader nel settore dell'energia pulita e rinnovabile, contribuendo al funzionamento di un approccio sostenibile a 360 gradi».
La fabbrica spagnola è il terzo grande investimento di Catl in Europa. Sono già operativi stabilimenti in Germania e Ungheria. «La joint venture - ha aggiunto Robin Zeng, presidente e ceo di Catl - ha portato la nostra collaborazione con Stellantis a nuovi livelli. Credo che la nostra tecnologia per batterie all'avanguardia oltre al nostro eccezionale know-how operativo combinati con l'esperienza di Stellantis, siano una scelta ottimale. L'esperienza pluridecennale nella gestione di attività commerciali a Saragozza garantirà un'importante storia di successo nel settore».