martedì 16 aprile 2024
Un parere consultivo dall'assemblea che si è riunita oggi ad Amsterdam. Un bonus da 10 milioni per la fusione Fca e Psa fa lievitare il compenso. Quasi cinque milioni a John Elkann
Il Ceo di Stellantis Carlo Tavares

Il Ceo di Stellantis Carlo Tavares - Ansa

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Una retribuzione da capogiro, per l’amministratore delegato di Stellantis Carlo Tavares, legata a doppio filo ai buoni risultati economici del gruppo che è il quarto al mondo del settore automobilistico. Su questo maxi-stipendio si sono pronunciati, sia pure con un voto non vincolante, gli azionisti di Stellantis nel corso dell'assemblea generale che si è tenuta oggi ad Amsterdam. Parere positivo dal 70% dei membri dell'assemblea.

Secondo il rapporto finanziario annuale del gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa per l'anno finanziario 2023, Tavares riceverà un compenso di 23,5 milioni di euro, compreso un superbonus da dieci milioni di euro per le nozze, avvenute nel 2021, tra Psa e Fca. Nel 2023 l'amministratore delegato di Stellantis ha guadagnato 13,5 milioni di euro, 1,4 milioni in meno dell'anno precedente, ma ha ricevuto anche il super-premio. Complessivamente ha avuto un aumento di stipendio del 55%.La remunerazione del supermanager di origini portoghesi, include voci previdenziali di lungo termine ma anche bonus attribuiti al raggiungimento di obiettivi fissati per il 2025 che fanno lievitare il compenso complessivo. Il prossimo sarà il suo ultimo anno di lavoro.

Versati in larga parte attraverso le azioni, questi compensi crescono insieme al valore dei titoli del gruppo, praticamente raddoppiato negli ultimi tre anni. Con i suoi marchi Peugeot, Citroën, Fiat o Dodge, Stellantis ha annunciato a metà febbraio ricavi record, a 18,6 miliardi di euro per il 2023, in aumento dell'11% rispetto all'anno precedente.

John Elkann ha ricevuto, invece, 4,8 milioni, uno in meno del 2022: una paga base di 924.404, fringe benefit del valore di 684.230 euro e 3,2 milioni di incentivi variabili.

Il gruppo realizza la maggior parte delle vendite in Europa, ma trae la maggior parte dei profitti dal mercato americano. A differenza di quanto sarebbe accaduto se la sede centrale di Stellantis fosse stata situata in Francia, il voto degli azionisti sarà puramente consultivo, visto che la società è disciplinata dalla legge olandese. L'Assemblea generale si svolgerà ad Amsterdam dalle 14 alle 18.

Il colosso automobilistico ha annunciato il 15 febbraio che ridistribuirà quasi 1,9 miliardi di euro ai suoi dipendenti in tutto il mondo. Gli azionisti del gruppo riceveranno circa 7,7 miliardi di euro per l'anno finanziario 2023, tra dividendi e un programma di riacquisto di azioni proprie. Il maggiore azionista di Stellantis è la holding Exor della famiglia Agnelli (14,2%), seguita da quella della famiglia Peugeot (7%) e dallo Stato francese attraverso Bpifrance (6%).

Nel 2022 il presidente francese Emmanuel Macron aveva definito "scioccante ed eccessivo" l'importo "astronomico" del compenso di Tavares. Stellantis sostiene che questa remunerazione dovrebbe essere paragonata a quella di multinazionali come la Boeing negli Stati Uniti (Dave Calhoun guadagna 33 milioni di dollari)

"Auto: l'incredibile decennio di Tavares", titola oggi il quotidiano Les Echos, ripercorrendo la "storia di un decennio di brillanti mosse di Tavares per salvare Psa e poi costruire un gigante mondiale” e sottolineando come il suo stipendio da 36,5 milioni di euro faccia ancora discutere. Da parte sua Tavares nei giorni scorsi ha difeso la legittimimtà della sua retribuzione: «una dimensione contrattuale tra l’azienda e me, proprio come per un calciatore o un pilota di Formula 1», ha detto il ceo, aggiungendo che
«il 90% del suo stipendio deriva dai risultati dell’azienda ».

"Il 2024 continuerà a essere un anno impegnativo. Abbiamo alcuni aspetti positivi e naturalmente degli ostacoli. Sarà un altro anno fantastico con ottimi prodotti" ha detto oggi illustrando all'assemblea degli azionisti i risultati del 2023.

Intanto si ferma ancora la carrozzeria di Mirafiori. Stellantis ha annunciato nuova cassa integrazione per tutti gli oltre 2.000 lavoratori della 500 elettrica e della Maserati da lunedì 22 aprile fino a lunedì 6 maggio compreso. Il nuovo stop collettivo - denunciano i sindacati - arriva dopo la cassa integrazione già è in corso per i 1.260 lavoratori della 500 elettrica e il contratto di solidarietà in vigore fino a dicembre a rotazione per i 960 dipendenti della linea della Maserati. La nuova doccia fredda per tutti i lavoratori del sito di Mirafiori, dimostra come la manifestazione unitaria di venerdì 12 aprile fosse un reale grido d'allarme e non un allarmismo.

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