giovedì 8 maggio 2014
Allo studio modifiche al decreto che assegna il bonus di 80 euro a chi ha un reddito inferiore ai 25.000 euro lordi l'anno. Il forum delle Famiglie: «Se le intenzioni troveranno attuazione assisteremo ad una rivoluzione copernicana». 
Renzi risponde a Stefano: dobbiamo passare ai fatti
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Il quoziente familiare ancora protagonista. Il governo sta studiando modifiche al decreto che assegna il bonus di 80 euro a chi ha un reddito inferiore ai 25.000 euro lordi l'anno. Lo conferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi a Omnibus su La7. Lupi ha spiegato che "una famiglia con tre figli in cui lavora solo una persona con un reddito di 26.000 euro lordi, poco più di 1.500 netti al mese, non avrebbe nulla, mentre una famiglia senza figli con due persone che guadagnano 24.000 euro a testa avrebbe 160 euro al mese. E' evidente la disparità che si crea. Stiamo valutando di alzare il tetto per le famiglie monoreddito a 1.800 euro netti con un figlio, 2.000 con due figli, 2.200 con tre figli. A seconda dei tetti il costo sarà tra gli 80 e i 120 milioni". Anche il sottosegretario della presidenza del consiglio, Graziano Delrio, del resto, aveva annunciato novità per correggere i difetti più gravi del bonus Irpef: l’ex sindaco di Reggio Emilia, ieri, ha sottolineato la necessità di introdurre il «quoziente familiare», novità che potrebbe arrivare già con la prossima legge di stabilità. Servirà appunto a tenere conto nell’erogazione del bonus delle differenze tra famiglie monoreddito con figli, più penalizzate, e quelle dove lavorano in due, sempre con prole. "Stiamo valutando tutte le richieste nell'ambito del dibattito parlamentare - ha però fatto sapere il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan -, ma poiché vogliamo conservare la coerenza delle misure ricordo che l'obiettivo è di ridurre il cuneo fiscale per famiglie e imprese". Del quoziente familiare si parla ormai da almeno un decennio, ma finora non se ne è fatto nulla, vuoi per la situazione difficile dei conti pubblici, vuoi per le obiezioni che da sempre accompagnano questo sistema: la principale è quella di scoraggiare l’occupazione femminile. Ma in tempi come quelli attuali la disoccupazione, femnminile e no, è talmente alle stelle che qualsiasi aiuto alle famiglie monoreddito con figli sarebbe di fondamentale importanza per aiutare la ripresa dei consumi e dell’economia. «Apprendiamo con soddisfazione la volontà del governo di modificare il bonus Irpef in favore delle famiglie con figli e di introdurre nella delega fiscale il quoziente familiare come richiesto dal Parlamento nel febbraio scorso», afferma il presidente del Forum, Francesco Belletti a proposito delle dichiarazioni del sottosegretario Delrio. «Se le intenzioni troveranno attuazione assisteremo ad una rivoluzione copernicana che allineerebbe finalmente l’Italia ai partner europei. L’imposizione fiscale non sarebbe più calcolata solo in base al reddito ma anche ai carichi familiari che gravano su quel reddito». È comunque un fatto che del quoziente familiare e delle necessità delle famiglie si è tornati a parlare in modo più serrato, anche da parte del governo. Il premier, Matteo Renzi, nelle scorse settimane ha dichiarato che c'è la volontà di procedere in questa direzione, seppure in modo graduale.

Sull'argomento si può anche rileggere la lettera di Stefano, un cittadino, al premier e la risposta di Matteo Renzi, in cui parla del quoziente familiare e afferma: "Io penso che una risposta vada individuata presto e finalmente, dopo anni di chiacchiere, attuata. Con necessaria gradualità ma con decisione".  Leggi

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