mercoledì 20 marzo 2024
Fitto: «Stiamo lavorando su strumenti che accelerano la spesa come Transizione 5.0». Nasce una start up a sostegno di liberi professionisti e pmi meridionali
Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr

Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr - Archivio

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«Le tendenze per il 2024-25 sono segnate ancora da ampi margini di incertezza. In questo contesto, il 2024 dovrebbe far registrare, sempre a scala nazionale, una live contrazione rispetto all'anno precedente (+0,6%), seguita l'anno successivo da una modesta accelerazione (+1,1%)». Lo scrive lo Svimez nel dossier Dove vanno le regioni italiane (previsioni 2023-2025). Eppure, questa crescita «relativamente contenuta in buona parte dipende dall'implementazione del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza, specie al Sud. Ci attendiamo che le tendenze delle principali ripartizioni territoriali mantengano dei differenziali fra le macroaree relativamente contenuti, come già osservato negli anni scorsi». A inizio 2024 le aspettative di produzione e ordinativi «restano deboli soprattutto nelle regioni del Nord, un segnale che per le aree dove si concentra la parte più importante del tessuto produttivo italiano l'anno non è partito bene», afferma lo Svimez. La stretta monetaria «sarà superata solamente nel 2025, pesa sulle prospettive del 2024, soprattutto sull'immobiliare». «Un fattore di cambiamento dello scenario rispetto agli anni immediatamente precedenti è rappresentato dal mutamento delle condizioni creditizie - secondo l'associazione -. Dopo un lungo periodo di tassi d'interesse prossimi a zero, dal 2021 la Bce ha iniziato un percorso di rialzi sino a raggiungere un punto di massimo lo scorso autunno, quando la discesa dell'inflazione ha spinto la banca centrale a interrompere i rialzi dei tassi. Nel corso di quest'anno, data la decelerazione dell'inflazione, ci si attende l'inizio di una fase di riduzioni».

Il Pnrr sarà fondamentale anche per supportare le micro, piccole e medie imprese nei processi di digitalizzazione e di transizione energetica. È quanto ripete da tempo il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnnr Raffaele Fitto: «Il richiamo principale è rivolto al Piano nazionale di ripresa e resilienza, uno strumento fondamentale per il nostro Paese che ci impegna fortemente sulla prospettiva futura per la grande dimensione finanziaria che lo caratterizza e perché gran parte di queste risorse non sono a fondo perduto, ma gravano sul futuro del nostro Paese. Il Piano nasce infatti per assicurare la ripresa, ma soprattutto la resilienza. Quindi è necessario avere la capacità di immaginare, sul fronte della spesa, una scelta che sia di qualità e che accompagni una crescita indispensabile per poter rientrare da questo debito che costituisce uno degli elementi di principale riflessione nell'ambito dell'attuazione».

«Puntiamo su digitalizzazione e giovani in aree ampie del Paese - spiega il ministro -. L'Italia è il primo Paese per obiettivi raggiunti nel Pnrr in Europa. Ora dobbiamo continuare nell'attuazione dei progetti e nella programmazione delle risorse anche della Coesione in coerenza con il Pnrr. Stiamo lavorando su strumenti che accelerano la spesa come Transizione 5.0, che punta a innovazione e efficienza energetica o i contratti di filiera nel settore agroalimentare. Con la Zes unica abbiamo semplificato, ora con il meccanismo del credito d'imposta possiamo rilanciare l'economia del Mezzogiorno. Con un quadro autorizzativo unico con tempi certi e maggiorazioni degli aiuti per tutto il territorio del Sud. Abbiamo dato risposte sulle aree interne, per le quali stiamo predisponendo un Piano strategico contro lo spopolamento e per il futuro».

Nasce Sud Opportunity

Incertezza, difficoltà nell'ottenere la giusta continuità lavorativa, limitate opportunità di crescita in ambito locale: sono queste le principali problematiche che liberi professionisti, partite Iva e imprese del Sud Italia sono costrette ad affrontare. Dati alla mano, le partite Iva e liberi professionisti del Meridione sono pari al 27,8% del totale nazionale secondo Istat e scontano gap di redditi medi annuali notevoli rispetto al resto d’Italia, percentuali che accomunano anche le imprese, il cui tasso di chiusura è del 13,4% rispetto al 9,2% nazionale. La difficoltà nel trovare opportunità lavorative stabili nel Mezzogiorno italiano è una delle maggiori problematiche tra i giovani "millennial" del Sud. È quanto emerge dal report Istat “I giovani del Mezzogiorno”, in cui si specifica che il tasso di attività nella fascia di età 20-34 anni, già in ribasso nella generazione precedente (60,3%), sta subendo una contrazione ulteriore scendendo al 54,4%. Parallelamente, il tasso di disoccupazione rimane elevato (23,6%), in netto contrasto con il 9,1% riscontrato nel più prospero Centro-nord. E la fuga di cervelli, problematica ormai sempre più evidente, accentua il problema. La discrepanza tra le competenze richieste e quelle possedute alimenta proprio questo fenomeno, rendendo arduo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e alimentando una crisi occupazionale che va ben oltre i numeri. E in un'era digitale in continua evoluzione, Sud Opportunity si propone come un punto di riferimento per favorire la crescita dei professionisti del Sud. Il progetto, fondato dal foggiano Giuseppe Matozza, mira ad affiancare i professionisti meridionali, consentendo loro di valorizzare la propria unicità attraverso le opportunità offerte dal mondo digitale.

«L'obiettivo principale è fornire un sostegno tangibile ai bravi professionisti del Sud, aiutandoli a crescere professionalmente e a costruire un futuro solido direttamente nella loro terra d'origine. Sud Opportunity si propone di affiancare i professionisti aiutandoli a sviluppare e promuovere le proprie attività in modo efficace attraverso il digitale - racconta il fondatore -. Il digitale, se sfruttato in modo appropriato, può fungere da acceleratore, rappresenta un veicolo non solo per accrescere la visibilità, ma anche per consolidare l'autorità del professionista, aumentando le opportunità di acquisire nuovi contatti non solo a livello locale e consentendo una crescita dell'attività in modo stabile e continuativo. Vogliamo aiutare i professionisti a valorizzare la esperienza per incrementare le opportunità di crescita professionale. Questo gli permetterà non solo di posizionarsi in un panorama lavorativo sempre più complesso ma di sviluppare un’identità professionale sempre più riconoscibile all’interno del proprio settore».

Con oltre un decennio di esperienza, Matozza si distingue come un esperto di comunicazione e marketing con un focus particolare sulle strategie digitali destinate ai professionisti. Originario di Foggia, ha sviluppato la sua carriera nell'ambito digitale nel Sud Italia, mostrando profonda fiducia nelle potenzialità del Sud per un futuro personale e professionale solido e sicuro. «A differenza di soluzioni generiche, Sud Opportunity propone un affiancamento individuale e personalizzato in base agli obiettivi professionali.
Un consulente esperto, sempre pronto a fornire supporto, guida il professionista passo dopo passo verso il raggiungimento dei propri obiettivi, anche senza avere competenze digitali avanzate, evitando di disperdere tempo e risorse in soluzioni non allineate con la propria crescita professionale. Un supporto utile sia per i professionisti all'inizio del proprio percorso professionale, sia per professionisti esperti che vogliono far crescere la propria attività al Sud. L'obiettivo, in definitiva, è valorizzare le reali competenze dei Professionisti del Sud, aiutandoli a sviluppare e far crescere la propria attività, senza rinunciare al Sud».

Crescono le opportunità nel Lazio e in Campania

Salgono a +20% le opportunità di lavoro nel Lazio e +10% in Campania. Le maggiori opportunità - secondo i dati elaborati da Hunters Group – si concentreranno negli ambiti ambiente e sostenibilità, costruzioni e agroalimentare per il Lazio e nei settori edilizia e costruzioni, farmaceutico e logistica e trasporti per la Campania. «Queste due aree – precisa Silvia Vitale, Area Manager della sede di Roma di Hunters Group – si confermano molto attrattive dal punto di vista delle opportunità di lavoro e di carriera. Dopo un periodo abbastanza complesso, dal quale non siamo ancora del tutto usciti, le aziende hanno iniziato a valutare l’opportunità di trovare professionisti altamente qualificati per allargare il proprio business ed essere sempre più competitive, sul mercato nazionale e internazionale. In questo momento ci sono ottime opportunità, per esempio, per ingegneri elettrici e impiantisti, project manager o capi cantiere». In particolare nel Lazio ci sono ottime opportunità per ingegneri elettrici e impiantisti, ma anche per project manager e manutentori meccanici. Occasioni in Campania per capi cantiere, ingegneri strutturisti e manutentori elettrici strumentali.


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